Le due società hanno provato ad appellarsi alla clausola della “non colpa”
Niente da fare per Wasps e Worcester, che avevano provato in tutti i modi a salvare il proprio posto in Premiership. La federazione inglese, la RFU, ha infatti respinto il ricorso dei due club, e ha quindi confermato la loro retrocessione nel Championship 2023-24.
I due club avevano provato ad appellarsi alla clausola della “non colpa”, provando a dimostrare che le problematiche economiche sono state causate da eventi non controllabili e non dipendenti dalla loro volontà, in questo caso la pandemia.
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La RFU però non ha approvato il ricorso: “Siamo tutti dispiaciuti per quanto accaduto a Worcester e Wasps, e capiamo che questa decisione deluderà i club e i loro tifosi, ma è chiaro che ci sono stati diversi fattori oltre alla pandemia che hanno portato le società all’insolvenza” ha dichiarato Bill Sweeney, a capo della federazione, come riporta RugbyPass.
“Quanto accaduto ha rafforzato la necessità di una maggiore trasparenza finanziaria, per consentire una maggiore visibilità su come vengono gestite queste attività. Siamo lieti che le squadre femminili di entrambi i club siano state in grado di continuare e che il percorso dell’accademia nelle Midlands continuerà a offrire opportunità ai giovani giocatori” ha concluso il presidente.
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Anche per partecipare al Championship, però, bisognerà risolvere le problematiche finanziarie. Le due società hanno infatti tempo fino al 12 dicembre per concordare la vendita del club e pagare i propri debiti, ed è un passo necessario per partecipare alla seconda serie inglese. Wasps e Worcester hanno ancora la possibilità di appellarsi ad una giuria indipendente per un ulteriore ricorso.
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