C’era una volta la Coppa Europa: la preview della Champions Cup 2022/2023

Entrano nel torneo le franchigie sudafricane, fra pro e contro. Nel frattempo le favorite rimangono le solite note

Champions Cup: Un'immagine da Tolosa-Ulster della scorsa edizione della coppa- Fred SCHEIBER / AFP

Champions Cup: la preview – ph. Fred SCHEIBER / AFP

Con la gara tra London Irish e Montpellier di venerdì sera prende le mosse la Champions Cup 2022/2023.

Una competizione ben diversa da quella che conoscevamo, vista la presenza di tre franchigie sudafricane (Sharks, Stormers e Bulls) qualificatesi attraverso lo United Rugby Championship. Una coppa che, in sostanza, trascende la sua dimensione tradizionalmente continentale per accedere a una totalmente internazionale.

Se qualcuno storceva il naso prima della trasformazione del Pro14 in URC, non si può fare a meno di notare come l’ingresso delle squadre sudafricane nel torneo lo abbia rivitalizzato bruscamente, dando una nuova dimensione di competitività al torneo.

Rimane tuttavia strano questo minestrone della fu Coppa Europa, privata di una parte della sua identità e costretta a sobbarcarsi ulteriori fatiche logistiche con interminabili trasferimenti e tutte le fatiche collegate al dover disputare le partite in 3 continenti diversi. Nelle parole di Antoine Dupont: “La nostra intera generazione ha conosciuto il mito delle coppe europee. Ora però c’è una nuova competizione, non è più la stessa. Dobbiamo approcciarla come tale e vedere il lato positivo, dicendoci che giocheremo contro nuove squadre. Ma rimane comunque difficile da capire.”

Quello che non cambia è la volontà delle squadre di conquistare il trofeo più prestigioso per club e risultate la migliore delle 24 squadre in gara.

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Champions Cup 2022/2023: la preview

Favorite
Saracens, Leinster, Racing 92, Tolosa, La Rochelle

Il ristretto gruppo delle squadre favorite per la vittoria vede tre squadre del Top 14, quella che ad oggi è indiscutibilmente la miglior formazione della Premiership e l’equivalente dello URC.

Queste ultime sono imbattute in stagione, avendo messo in cascina ben nove vittorie consecutive.

In Edinburgh e Lione i Saracens hanno due avversarie toste ma non insormontabili. L’ora della verità verrà probabilmente alle fasi finali, quando verranno messi davvero alla prova i grandi vecchi della formazione londinese, che hanno offerto prestazioni non sempre perfette in stagione, in particolare con la maglia della nazionale (i Vunipola, Owen Farrell, Maro Itoje).

Leinster e Racing 92 si affrontano subito, nella fase a gironi. Vietato sbagliare per entrambe, visto che poi nelle altre due partite sfidano rispettivamente Gloucester ed Harlequins, due squadre sulla carta un gradino sotto ma che non sono mai un osso di facile masticazione.

Se il Racing sta nel novero delle favorite soprattutto per una questione di DNA, squadra affezionata alla Champions e che riesce sempre a trovare in coppa qualcosa in più rispetto al campionato, Tolosa e La Rochelle hanno un organico in grado di rivaleggiare con le altre due corazzate non francesi. I gialloneri sono campioni in carica, i campioni del Sud-Ovest vogliono tornare grandi dopo due eliminazioni che fanno male.

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Possibili sorprese
Lione, Exeter Chiefs, Edinburgh, Harlequins, Sharks, Montpellier, Leicester Tigers, Stormers, Ulster, Munster

Nel novero delle possibili sorprese ci sta un numero di squadre in condizioni molto diverse. L’Ulster è forse la squadra più attrezzata ed esperta per affrontare una campagna europea in grande stile, anche se per tradizione arriva sempre quella gara della verità che non riesce a superare.

I Leicester Tigers hanno perso smalto rispetto alla scorsa stagione che li ha visti dominare la Premiership, e sembrano in predicato di perdere la propria guida tecnica, ma a Welford Road sono sempre pericolosi ed hanno un abbinamento relativamente semplice per passare agli ottavi (Ospreys e Clermont sulla loro strada).

Occhio agli spavaldi Harlequins, squadra di grandi qualità che però deve passare attraverso lo stretto vaglio di Sharks e Racing 92. Occhio anche ai sudafricani: a livello di organico sono una grande squadra, ma dovranno superare lo scoglio dell’ingresso nella competizione in un momento difficile, con il cambio dell’allenatore. Se dovete scommettere su una squadra bokke fatelo sugli Stormers.

Se Munster proverà a rispolverare per l’ennesima volta la propria vocazione europea, Edinburgh gioca per dare finalmente lustro a una formazione scozzese in Champions.

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Per la gloria, senza troppe ambizioni
Castres, Bulls, Bordeaux, Gloucester, Clermont, London Irish, Ospreys, Northampton Saints, Sale Sharks

Ci sono un certo numero di formazioni, poi, che giocano senza avere le carte per spingersi troppo oltre. Qualcuna, chissà, potrebbe anche arrivare agli ottavi, come i Sale Sharks che stanno facendo bene finora o il pimpante Gloucester, ma andare oltre per loro sarà davvero dura.

Castres è attualmente, e a sorpresa, penultima in Top 14. I Bulls hanno una rosa un po’ risicata per offrire il meglio sia in URC che in coppa. Il Bordeaux di Mori e Giammarioli ha cacciato il tecnico Urios e deve pensare soprattutto a riprendersi un posto ai piani alti del campionato, mentre il Clermont è in fase di ricambio generazionale.

Ai London Irish, agli Ospreys e ai Northampton Saints manca qualcosa a livello di cilindrata per poter stare con i migliori.

Lorenzo Calamai

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