FIR, Benetton e Zebre mettono un limite ai giocatori non eleggibili in lista gara
Importanti novità nel rapporto tra Federazione e franchigie. I vertici di FIR, Zebre Parma e Benetton Rugby si sono ritrovati a Treviso, nella settimana che si chiuderà con il primo dei due derby tra le squadre italiane che partecipano allo United Rugby Championship. Al confronto hanno partecipato anche le varie figure operative delle tre organizzazioni, per raggiungere un allineamento complessivo tra gli obiettivi della Nazionale maschile e quelli dei due club.
La novità più importante riguarda l’impiego dei giocatori non eleggibili per la Nazionale italiana. È stato definito che Zebre Parma e Benetton Rugby non potranno inserire a lista gara più di sette giocatori non eleggibili, fatto salvo per i periodi concomitanti con finestre internazionali World Rugby. Inoltre, viene specificato che sarà riservata una particolare attenzione al bilanciamento nelle rose delle due Franchigie tra atleti eleggibili e non eleggibili in ruoli strategici per la Squadra Nazionale.
Applicando la regola 8.1 di World Rugby ll’Italia, sono eleggibili i giocatori che non hanno giocato per altre Nazionali e che:
- sono nati in Italia; o
- hanno almeno un genitore o un nonno nato in Italia; o
- hanno completato 60 mesi consecutivi di residenza nel Paese; o
- hanno completato 10 anni di residenza cumulata nel Paese.
Inoltre, secondo le novità introdotte un anno fa, i giocatori che hanno giocato per un’altra Nazionale possono cambiare casacca dopo aver osservato un periodo di fermo di attività internazionale lungo tre anni, qualora presentino uno dei primi due requisiti sopra riportati.
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Un altro accordo è stato raggiunto per quanto riguarda i giocatori provenienti dal percorso tecnico federale ed in forza alle due Accademie U20/U23. A partire dalla prossima stagione, si lavorerà per garantire ad ogni atleta il miglior percorso di sviluppo ed il miglior minutaggio possibile, attraverso una ripartizione coerente degli stessi giocatori.
Si tratta di novità di rilievo per le franchigie italiane, che finora non avevano avuto limiti al numero di stranieri in lista gara. Tali limiti esistono in diversi campionati, anche se assumono forme e modalità specifiche. Ad esempio, in Top14 e ProD2 le squadre sono obbligate ad avere una media di minimo 16 JIFF (giocatori formati in Francia) in lista gara al termine della stagione, pena la sottrazione di punti dalla classifica finale.
Il limite di sette giocatori non eleggibili in lista gara non è un obiettivo semplice da raggiungere, se si vanno ad analizzare le formazioni schierate dalle due franchigie in questa stagione. Sia Benetton che Zebre Parma lo avrebbero rispettato in meno di metà delle partite, con il numero di giocatori non eleggibili che è stato particolarmente elevato nelle ultime tre gare delle Zebre.
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