Galles: sei possibili esordienti che Gatland potrebbe lanciare

Il tecnico è chiamato a rimettere a posto le cose in 9 mesi: ecco alcuni nomi che potrebbero fare al caso suo

Galles: sei possibili esordienti che Gatland potrebbe lanciare (ph. Sebastiano Pessina)

Galles: sei possibili esordienti che Gatland potrebbe lanciare (ph. Sebastiano Pessina)

Il 2023 sarà un anno importantissimo e difficilissimo per Warren Gatland, che ha 9 mesi di tempo per rimettere in piedi un Galles in grande difficoltà e portarlo nelle giuste condizioni alla Coppa del Mondo in Francia.

Il tecnico si affiderà probabilmente agli stessi principi di gioco che gli hanno permesso di costruire una nazionale forte e vincente nel corso degli anni, ma chiaramente sarà necessario un primo ricambio generazionale per far fronte ad un’età media sempre più alta.

Secondo WalesOnline ci sarebbero sei giocatori che non hanno ancora esordito in Nazionale ma che potrebbero entrare nei radar di Gatland nel 2023.

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Max Llewellyn – Centro (Cardiff Blues)

Il centro di Cardiff è il tipico giocatore che piace a Gatland: non un semplice “ariete” – cosa che comunque gli riesce bene – ma una testa pensante e capace di prendere le decisioni giuste al momento giusto, con delle buone mani. Andrà a Gloucester a fine stagione, ed è eleggibile anche per l’Inghilterra essendo nato a Kingston upon Thames, sud di Londra: occhio a non farselo scappare.

Mason Grady – Centro (Cardiff Blues)

Grady è considerato negli ambienti del rugby gallese uno dei prospetti più promettenti: ha 20 anni e ha giocato soltanto 17 partite a livello senior fino ad oggi, ma è esattamente il profilo del centro che cerca Warren Gatland. Con George North che dovrebbe mantenere la maglia numero 13, il giovane Grady potrebbe diventare uno dei principali candidati ad affiancarlo nel ruolo di primo centro: ha potenza, fisico ed esplosività, anche se deve ancora migliorare nelle giocate sotto pressione.

Rhys Davies – Seconda linea (Ospreys)

Per molti è un mistero che la seconda linea degli Ospreys non sia mai stata presa in considerazione da Pivac: costante e solido nelle sue prestazioni, ha giocato una partita strepitosa nella vittoria dei gallesi in casa di Montpellier. Inoltre, insieme a James Ryan di Leinster e Jack Dixon dei Dragons, ha il 100% di placcaggi riusciti nello United Rugby Championship di quest’anno. Con il Galles due convocazioni, nelle Autumn Nations Series 2021 e 2022, ma senza mai scendere in campo.

Dane Blacker – Mediano di mischia (Scarlets)

Blacker era nei 23 durante lo sciagurato Galles-Georgia di novembre, ma non è stato schierato. Le sue potenzialità non sono in discussione, ma negli Scarlets è coperto da Gareth Davies e Kieran Hardy, di conseguenza non riesce sempre ad ottenere un minutaggio adeguato e diventa difficile schierarlo in nazionale. È però un mediano capace di imporre un ritmo altissimo alla squadra, e Gatland potrebbe dargli un’occasione.

Morgan Morris – Terza linea (Ospreys)

Uno dei migliori della stagione degli Ospreys, Morris è stato tra i protagonisti del successo contro Montpellier in Champions Cup. I dubbi su di lui riguardano le dimensioni: non è grandissimo e ci si chiede se a livello internazionale possa reggere il confronto fisico. Dietro Faletau, però, il Galles non ha nessun numero 8 di ruolo, pur avendo provato ad adattare Navidi e Moriarty, per cui Morris potrebbe avere qualche occasione durante l’avvicinamento al mondiale.

Harri O’Connor – Pilone (Scarlets)

Davanti c’è bisogno di trovare un’alternativa al sempre presente Tomas Francis. Dillon Lewis è parso molto migliorato e dovrebbe recuperare anche il pilone dei Dragons Leon Brown, ma nessuno dei due sembra poter garantire un reale miglioramento alla prima linea. Ecco allora che aumentano le possibilità del 21enne, già convocato dal Galles per la serie contro il Sudafrica, ma non utilizzato da Pivac.

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