Annunciato l’arrivo in Premiership del numero 10 della Scozia
Il Bath, club della Premiership inglese, ha confermato nella giornata di martedì 20 dicembre di aver siglato un accordo con il mediano di apertura scozzese Finn Russell, attualmente militante nel Racing 92. Cambierà casacca al termine della stagione in corso, e sarà a disposizione della sua nuova squadra dopo la Rugby World Cup 2023.
La notizia è divenuta ufficiale dopo le insistenti speculazioni delle scorse settimane, rese ancora più impellenti negli ultimi giorni dalle voci che volevano il contratto già firmato, e per una cifra superiore al milione di sterline.
Ma perché si parla così tanto di un giocatore che in carriera ha vinto solamente un Pro12 otto anni fa? Perché Finn Russell è uno dei numeri 10 più forti del mondo, uno dei più capaci di manipolare le difese avversarie e uno dei giocatori più incisivi sui destini della squadra per la quale gioca. Basti pensare, a titolo di esempio, alla magnitudine dell’impresa che fu per i Glasgow Warriors riuscire a vincere la lega celtica nel 2015.
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Secondo dati diffusi da Opta nessun altro giocatore di Top 14, Premiership o URC e antenati negli ultimi 5 anni (ovvero da quando Russell milita nel Racing 92) ha distribuito così tanti assist da meta e assist per un linebreak come lui.
134 – Since joining @racing92, Finn Russell has assisted 51 tries and made 83 line break assists in the league and Europe, his combined tally of 134 try and break assists is the most of any @top14rugby, @premrugby or @URCOfficial player in that time. Recreation. pic.twitter.com/LQHCojmlIo
— OptaJonny (@OptaJonny) December 20, 2022
Dopo il mondiale che disputerà, salvo imprevisti e clamorose sorprese, con la Scozia, sarà interessante scoprire come il 31enne Finn Russell si adatterà alla Premiership, un campionato nel quale non ha mai militato. A Parigi c’è stato un perfetto connubio tra le sue abilità di regista offensivo, capace di leggere con arguzia ogni situazione, e il tipo di rugby richiesto dal contesto: un rugby spesso poco strutturato, basato sull’interpretazione dei giocatori. La massima divisione inglese, invece, predilige un gioco schematico, dove le parti della squadra si muovono secondo un registro studiato a tavolino nella maggior parte delle situazioni.
🎁 𝗔𝗻 𝗲𝗮𝗿𝗹𝘆 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁 𝗮𝗻𝗱 𝗶𝘁’𝘀 𝗮 𝗕𝗜𝗚 𝗼𝗻𝗲! 🎁
A man who doesn’t really need an introduction…
Welcome to #BathRugby, @Scotlandteam & @lionsofficial fly-half @finn_russell! 💙 pic.twitter.com/M4Lw6uDZVJ
— Bath Rugby (@BathRugby) December 20, 2022
Un altro punto di domanda sarà posto dal modo in cui Johan van Graan imposterà il suo Bath nel prossimo futuro. L’allenatore sudafricano, ex Munster, ha preso le redini del club in questa stagione, iniziando una rifondazione profonda di un contesto sportivamente fallito. Quest’anno la squadra è a 3 vittorie in 9 partite di campionato, con il secondo peggiore attacco della Premiership e il minor numero di mete segnate. Sulle spalle della stella scozzese cadrà il peso di ribaltare questi numeri e restituire il club alla posizione di alto profilo che gli è da sempre appartenuta.
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