L’estremo azzurro fotografa uno splendido 2022 proiettandosi verso il 2023
Verso la fine dell’anno solare con chi, nel 2022, è stata un’autentica rivelazione, come certifica anche il premio vinto qualche settimana fa negli “Awards” di World Rugby: Ange Capuozzo.
L’estremo azzurro si guarda indietro, ma si proietta anche verso il futuro, in un’intervista rilasciata al Messaggero, dove ha toccato diversi argomenti.
Sul 2022: “Il momento migliore? Difficile dirlo: in primavera avrei detto la convocazione in azzurro o la vittoria col Galles, qualche mese più tardi avrei detto la firma con lo Stade Toulousain. La vittoria con l’Australia, grazie al nostro gruppo e davanti al pubblico italiano, è stato il momento più importante della mia vita. Il premio è importante, una ricompensa per tutti gli sforzi della mia vita”.
I suoi idoli e punti di riferimento: “Christophe Dominici mi piaceva tantissimo per la sua grinta straordinaria. E poi Mirco Bergamasco, icona dell’Italia degli anni duemila. Ancora mi ricordo una sua partita contro la Francia, fu dominante! Nello sport in generale, mi piace molto Cristiano Ronaldo per la sua disciplina, lavora ogni giorno per essere il migliore”.
La meta a cui è più affezionato: “Ho nel cuore soprattutto una che non ho segnato io, bensì da Edoardo Padovani su mio assist contro il Galles: per come si ê svolta tutta l’azione, è un vero affresco del gioco di noi azzurri. Con gli sforzi dei singoli non possiamo vincere, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Sul momento in generale del rugby italiano: “C’è stato un periodo di transizione e l’Italrugby è cambiata molto negli ultimi anni, ma secondo me abbiamo una generazione di talenti molto interessante. E non parlo solo nella nazionale maggiore, ma anche dell’Under 20 e di quella femminile. Hanno chiuso un anno spettacolare, siamo sulla buona strada”.
In vista del Sei Nazioni 2023: “Abbiamo tre partite in casa, e voglio fare il massimo per vincerle tutte e tre. Giocheremo contro i migliori del mondo, tra cui il Galles che si vorrà vendicare dell’anno scorso: ogni partita sarà una guerra. Non vedo l’ora”.
Infine, sugli obiettivi personali per l’anno prossimo: “Voglio vincere un titolo con lo Stade Toulousain: ho firmato con loro proprio perché è un club mitico, dove posso arrivare al massimo. Con l’Italia, invece, l’obiettivo è giocare un Mondiale”.
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