Martedì 21 Gennaio 2025

Le nuove direttive di World Rugby sulle perdite di tempo

Il Board ha chiesto agli arbitri di far rispettare in maniera più precisa e costante le regole già presenti, come quelle dei 90 e 60 secondi per trasformazioni e calci di punizione

Le nuove direttive di World Rugby sulle perdite di tempo, in vigore dal 1 gennaio 2023

Le nuove direttive di World Rugby sulle perdite di tempo, in vigore dal 1 gennaio 2023 ph. Sebastiano Pessina

Dal 1 gennaio 2023 entreranno in vigore le nuove direttive di World Rugby per quanto riguarda le perdite di tempo: non si tratta di vere e proprie “nuove regole”, più che altro il board ha voluto chiarire in maniera netta come quelle già presenti dovranno essere rispettate alla lettera, senza più eccezioni.

Le nuove direttive, inoltre, prevedono l’implementazione nelle grafiche delle televisioni e nei maxischermi degli stadi dello “shot clock”, un cronometro che ricordi non solo agli arbitri ma anche a giocatori e tifosi quanto tempo manca allo scadere delle tempistiche previste per i calci di punizione e le trasformazioni, cosa già sperimentata con successo nei campionati francesi. Una sorta di “cronometro dei 24”, per prendere in prestito un termine dal basket.

Si è parlato anche della “pura” perdita di tempo, tema diventato centrale dopo il calcio libero fischiato a Foley in Australia-All Blacks dall’arbitro Raynal. Decisione che ha cambiato la partita, e che da queste direttive si capisce come sia stata considerata giusta da World Rugby, che infatti insiste sul punire chi perde tempo applicando le regole già presenti.

Le nuove direttive di World Rugby sulle perdite di tempo

Ecco tutte le regole che sono state prese in considerazione da World Rugby, e sulla quali dal 1 gennaio sarà necessario non transigere.

Regola 8.8d, trasformazioni: Il calciatore ha 90 secondi di tempo dall’assegnazione della meta per trasformare, anche se il pallone cade dalla piazzola e deve essere riposizionato. Sanzione: la trasformazione è annullata.

Regola 8.21, calci di punizione: Il calciatore ha 60 secondi di tempo dal momento in cui il capitano ha indicato all’arbitro la decisione di piazzare, anche se il pallone cade dalla piazzola e deve essere riposizionato. Sanzione: mischia per la squadra avversaria sul punto del calcio.

Regola 9.7d, perdita di tempo: un giocatore non deve perdere tempo. Sanzione: calcio libero per la squadra avversaria.

Regola 18.12, rimesse laterali: le squadre devono formare il corridoio per la rimessa laterale senza ritardi o perdite di tempo. Sanzione: calcio libero per la squadra avversaria

Regola 19.4, mischie: Le squadre devono essere pronte per formare la mischia entro 30 secondi dalla marcatura del punto. Sanzione: calcio libero per la squadra avversaria

Le procedure del TMO

Il documento di World Rugby dedica uno spazio anche alle procedure utilizzate per il consulto del TMO, considerate a volte eccessivamente lunghe: “C’è stato un eccellente dibattito tra ufficiali di gara, allenatori e rappresentanti dei giocatori. È stato concordato che le revisioni spesso richiedono troppo tempo. Le squadre arbitrali dovrebbero tentare di prendere decisioni più rapide e limitare i replay dove non necessari” ha detto il direttore di World Rugby, Phil Davies.

I portatori d’acqua

Il tema dell’ingresso in campo dei portatori d’acqua è ormai da tanto tempo al centro di un dibattito: “Con le ultime regole la situazione è notevolmente migliorata – dice Davies – anche se l’aver creato delle finestre fisse per far entrare i portatori d’acqua ha interrotto il ritmo del gioco. Abbiamo quindi pensato, sempre dopo un dibattito con allenatori e giocatori, di utilizzare le interruzioni delle mete per far entrare in campo i portatori d’acqua, mentre i ‘water break’ saranno utilizzati soltanto nel caso non venissero segnate mete” ha concluso Davies.

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