I Leoni partono malissimo in un primo tempo davvero brutto per entrambe. Il rosso a Pani alla mezz’ora cambia il match
Anche nel derby di ritorno, il Benetton prende i necessari 5 punti per continuare a puntare la zona playoff. Le Zebre sono battute 17-40 in rimonta, al termine di una gara bruttina: in particolare il primo tempo è stato davvero da dimenticare, con continui errori tecnici banali da parte di entrambe le squadre.
Per i biancoverdi l’inizio della partita è stato da dimenticare: alla prima azione della partita Scott Scrafton è rimasto vittima di un brutto infortunio al ginocchio, iperesteso in un contatto fortuito; dalla ripresa del gioco conseguente, Menoncello e Brex fanno una frittata difensiva e lasciano un’autostrada a Cronjé per il 7-0; alla prima azione offensiva il pallone finisce sul prato, viene intercettato da Jacopo Trulla e depositato dall’altra parte del campo per il 14-0.
Nel mezzo Umaga mette il calcio di rinvio direttamente fuori, Garbisi si esibisce in un paio di orrendi passaggi da terra: insomma, non funziona nulla. Le Zebre, da par loro, non ne approfittano oltre, colpevoli di altrettanti errori, anche nella zona rossa avversaria.
Al 28′ scossa degli ospiti: dopo le prime tre fasi positive consecutive in zona d’attacco, Zuliani taglia un bell’angolo e coglie impreparato Pitinari nei pressi del punto d’incontro. E’ la meta del 14-7.
Alla mezz’ora l’evento che cambia il match: Lorenzo Pani sale perfettamente su un allargamento del pallone degli avversari, ma eccede nel placcaggio a Matteo Minozzi. Il cartellino rosso è inevitabile, visto che il 15 biancoverde viene ribaltato con il bacino oltre la linea delle spalle e cade con la testa a terra.
Poco dopo, pur in inferiorità, Fusco trova un bel varco sull’out di sinistra e cede a Trulla, che arriva in area di meta. Padovani salva tutto impedendogli di segnare. Tiff Eden mette tra i pali 3 punti prima dell’intervallo per dare respiro alle Zebre (17-7), ma da lì in poi i padroni di casa non riusciranno a mettere più niente nel carniere.
Il Benetton si ripresenta diverso nella difesa: se non perfetto, almeno più convinto e concentrato. La marcatura che li porta a -3 la segna capitan Ruzza dopo che Garbisi batte velocemente un calcio di punizione ben dentro i 22 avversari, cede a Favretto che è bravo a leggere la situazione e servire il compagno di reparto nell’angolo.
Ancora Ruzza firma il sorpasso, stavolta in maniera fortunata. Il Benetton si fa schiaffeggiare il pallone in rimessa da Zambonin, ma sulla palla vagante il più lesto ad arrivare è proprio il numero 5 dei Leoni.
Dopo il primo vantaggio Benetton al 53′ la partita vive una fase di stanca: le Zebre non hanno le energie per provare a ribaltare di nuovo la gara in inferiorità numerica, il Benetton si deve riassestare dopo qualche cambio.
Proprio uno dei nuovi entrati dalla panchina, Manfredi Albanese, azzecca l’iniziativa che consente di centrare la meta del bonus. Il mediano buca la difesa avversaria vicino al punto d’incontro, fissa l’estremo avversario e cede ad un Menoncello molto reattivo nel farsi trovare in sostegno (dubbio in avanti sul passaggio, ma le riprese non aiutano).
Nel finale, con le Zebre ormai arrese, segnano anche Federico Zani da un drive da rimessa laterale e ancora Ruzza per la tripletta personale, intercettando un tentativo di offload veramente naif ci van Wyk.
Tra le Zebre discrete prestazioni di Jacopo Trulla, costantemente il più pericoloso, e di Muhamed Hasa. Pani era stato fra i migliori prima del cartellino rosso, frutto forse di una volontà di mostrarsi forte nel fondamentale dove ha ancora margini di miglioramento, quello del placcaggio.
Il Benetton porta a casa una partita dove ha giocato forse i 40 minuti peggiori della stagione, ma c’è poco da festeggiare oltre il risultato. Qualche prestazione individuale comunque rimane pregevole: Ruzza non solo per la tripletta, ma per la leadership; Zuliani ha dimostrato di essere un gradino sopra tutte le altre terze linee in campo; Menoncello di avere qualità uniche in questo contesto, Favretto ha dato grande solidità dopo essere entrato al 1′ per Scrafton. Menzione d’onore pure per Matteo Minozzi, che non ha incantato, ma di cui colpisce la quantità di lavoro che si rende disponibile a fare in campo, senza sosta, e per Manfredi Albanese, decisamente il migliore dei 4 mediani di mischia italiani oggi scesi sul terreno di gioco.
Zebre: 15 Lorenzo Pani, 14 Kobus Van Wyk, 13 Erich Cronjé, 12 Enrico Lucchin (C), 11 Jacopo Trulla, 10 Tiff Eden, 9 Alessandro Fusco, 8 Taina Fox-Matamua, 7 Iacopo Bianchi, 6 Giacomo Ferrari, 5 Joshua Furno, 4 Jan Uys, 3 Muhamed Hasa, 2 Luca Bigi, 1 Juan Pitinari.
A disposizione: 16 Marco Manfredi, 17 Paolo Buonfiglio, 18 Riccardo Genovese, 19 Andrea Zambonin, 20 Luca Andreani, 21 Ratko Jelic, 22 Nicolò Teneggi, 23 Matteo Moscardi.
Marcatori Zebre
Mete: Cronjé (1), Trulla (6)
Trasformazioni: Eden (1, 6)
Calci di punizione: Eden (39)
Benetton: 15 Matteo Minozzi, 14 Edoardo Padovani, 13 Tommaso Menoncello, 12 Ignacio Brex, 11 Onisi Ratave, 10 Jacob Umaga, 9 Alessandro Garbisi, 8 Henry Time-Stowers, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza (C), 4 Scott Scrafton, 3 Tiziano Pasquali, 2 Giacomo Nicotera, 1 Cherif Traore.
A disposizione: 16 Siua Maile, 17 Federico Zani, 18 Filippo Alongi, 19 Riccardo Favretto, 20 Alessandro Izekor, 21 Manfredi Albanese, 22 Tomas Albornoz, 23 Filippo Drago.
Marcatori Benetton
Mete: Zuliani (28), Ruzza (44, 53, 76), Menoncello (67), Zani (71)
Trasformazioni: Umaga (28, 44, 53), Albornoz (67, 76)
Calci di punizione:
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