Il seconda linea entusiasta del rinnovo e guarda alle quattro partite consecutive in casa tra campionato e coppa
Federico Ruzza ha rinnovato il proprio contratto in scadenza alla fine della stagione: rimarrà al Benetton fino al 2028. E sulle colonne de La Tribuna, intervistato da Silvano Focarelli, ha fatto capire di essere felice di essersi ritagliato un ruolo da leader e da colonna portante del pack biancoverde.
“Sono contentissimo, per me è un grosso orgoglio ed onore, un’offerta che mi ha fatto sentire preso in grande considerazione dalla dirigenza” ha detto il giocatore, che sta attraversando un momento di ottima forma sia con il club che con la nazionale, come dimostrato anche nell’ultima occasione con la tripletta nel derby contro le Zebre a Parma, prestazione celebrata anche dal sito ufficiale dello United Rugby Championship.
Lui, però, sminuisce: “Le mie prestazioni sono frutto del lavoro di squadra: gli avanti sono 8 ma in campo siamo in 15, uno da solo non fa la differenza. Secondo me stiamo lavorando nel modo giusto, ora continuiamo così.”
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“Direi di fare i conti solo alla fine [per capire se questo sia il mio anno migliore], per quanto riguarda questa prima parte di stagione la ritengo buona, ho giocato abbastanza ed il bilancio è soddisfacente. Però mancano ancora 5 mesi.”
Fino a questo momento Ruzza ha giocato 6 partite delle 11 disputate dalla sua squadra in URC, e due su due di quelle in Challenge. Insieme ai 3 test di novembre fanno 11 partite giocate per 829 minuti complessivi. L’infortunio di Scott Scrafton, però, ha assottigliato il reparto di seconda linea dei Leoni.
Ora il Benetton ha davanti un mese senza trasferte dal quale trarre il massimo in termini di risultati, sia in campionato che in coppa. In URC ospiterà Ulster e Munster a inizio e fine gennaio, con in mezzo le due partite di coppa contro Bayonne e Stade Français per staccare il biglietto per gli ottavi di Challenge.
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Ruzza predica pazienza, un passo alla volta: “Sappiamo quanto sia importante far punti in casa, soprattutto prima del Sei Nazioni. In campionato la classifica è molto corta, non bisogna perdere terreno: ci sono squadre che stanno venendo su come il Munster, per non parlare delle sudafricane, avversari sempre scomodi. Ma ragioniamo di settimana in settimana.”
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