I Leoni quasi perfetti fino al finale di gara, poi appare il fantasma dell’immancabile psicodramma, scacciato da un piazzato di Rhyno Smith
Uno dei grandi pomeriggi del Benetton Rugby, uno degli appuntamenti importanti, messi nel mirino e degnamente centrati dai Leoni.
La corazzata Ulster cade a Monigo per 31-29 dopo una gara gestita alla perfezione dai padroni di casa, che non si sono fatti comunque mancare il consueto psicodramma finale con due mete subite negli ultimi 12′, il vantaggio provvisorio degli ospiti e l’inferiorità numerica a 5′ dalla fine. C’è voluto un piazzato da palo-gol di Rhyno Smith in extremis e una ultima difesa con le unghie e con i denti per portare a casa una vittoria cruciale per la corsa ai playoff.
Il primo tempo del Benetton ha rappresentato uno dei picchi della stagione dei biancoverdi fin qui, nonostante la meta in apertura di Eric O’Sullivan, sulla quale rimane il dubbio della quantità di influenza dell’arbitro Ben Whitehouse, posizionato in un punto del campo che impedisce l’estremo tentativo di placcaggio di Federico Zani.
Dallo scoccare del 10′ in poi, però, il possesso e il territorio del primo tempo sono appannaggio dei padroni di casa. Ne approfitta il solito Tomas Albornoz, che alla prima occasione utilizza la sua accelerazione bruciante per bucare la difesa e segnare sotto i pali. Cinque minuti più tardi, sotto enorme pressione, Nacho Brex sfodera un grande esterno destro per un calcio-passaggio eccellente verso Onisi Ratave, che deve solo raccogliere l’ovale.
Il centro di origine argentina avrà l’opportunità di sfoderare l’uso del piede anche poco dopo, quando troverà un eccellente 50:22. Sarà però il mancino di Albornoz a mettere punti sul tabellone al 36′ per il +10.
La sbavatura del Benetton arriva in chiusura di tempo, quando viene concesso un calcio centrale ad Ulster per andare al riposo a distanza di break. Sarà ancora il solito Albornoz, però, a riallungare in apertura di secondo tempo con un drop segnato con eccezionale freddezza per il 20-10.
Quando ci si avvicina all’ora di gioco la forza di Ulster esce fuori. Un calcio di punizione contro Federico Ruzza si trasforma in una rimessa laterale a 5 dalla quale il drive di Ulster è inarrestabile, e porta Rob Herring a schiacciare.
La girandola dei cambi dovrebbe favorire i nordirlandesi, dati i nomi altisonanti sulla panchina degli ospiti, ma è il Benetton che appare rigenerato dalle sostituzioni, tanto che al 64′ Brex, uno dei migliori, va a segnare con una volata sull’out di sinistra dopo una bella azione offensiva orchestrata da Zanon e Smith.
Lo stesso Smith non centra i pali da posizione defilata, che avrebbe dato al Benetton 15 punti di vantaggio e chiuso definitivamente la partita. Lo spiraglio di opportunità di rimontare per Ulster diventa una porta aperta quando Mike Lowry segna al 68′, incuneandosi sotto le maglie biancoverdi che avevano fin lì chiuso le iniziative degli avanti avversari.
Lowry centra i pali per il 28-22. Sul calcio di rinvio Ulster recupera il pallone su una contesa aerea, Zanon viene punito in maniera fiscale ma corretta per non rilasciare il placcato prima di mettere le mani sul pallone e in men che non si dica gli ospiti sono di nuovo a 5 metri, dove possono costruire il loro letale drive.
Giovanni Pettinelli lo ferma fallosamente quando ormai sembra indirizzato alla meta, e per il direttore di gara è meta di punizione e cartellino giallo. Sul tabellone il Benetton è sotto 29-28.
Consapevoli di avere in mano il pallone della vita, i Leoni si buttano con veemenza in avanti e riescono a raccogliere un fallo avversario: fuorigioco di Cooney all’altezza dei 10 metri, all’incrocio con i 15. Smith si presenta sulla piazzola, calcia verso i pali ed è bravo e fortunato: palo interno e 3 punti che vogliono dire sorpasso.
Finale al cardiopalma con Ulster nei 22 metri biancoverdi. Grande superiorità numerica che finisce per liberare Baloucoune a destra, Ratave recupera e placca sui 5 metri, l’ala irlandese tiene vivo il pallone ma, proprio mentre si avventa sul pallone per segnare, Duane Vermeulen è placcato e costretto all’in-avanti. Sulla mischia successiva il pallone può andare in tribuna e Monigo esplodere in giubilo.
Benetton: 15 Rhyno Smith, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Onisi Ratave, 10 Tomas Albornoz, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (captain), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Federico Zani.
A disposizione: 16 Siua Maile, 17 Cherif Traore, 18 Tiziano Pasquali, 19 Riccardo Favretto, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Jacob Umaga, 23 Marco Zanon.
Marcatori Benetton
Mete: Albornoz (14), Ratave (19), Brex (64)
Trasformazioni: Albornoz (14, 19)
Calci di punizione: Albornoz (36), Smith (59, 77)
Drop: Albornoz (42)
Ulster: 15 Mike Lowry, 14 Rob Baloucoune, 13 James Hume, 12 Stuart McCloskey, 11 Jacob Stockdale, 10 Billy Burns, 9 John Cooney, 8 Nick Timoney, 7 Sean Reffell, 6 Greg Jones, 5 Iain Henderson (captain), 4 Kieran Treadwell, 3 Jeff Toomaga-Allen, 2 Rob Herring, 1 Eric O’Sullivan.
A disposizione: 16 Tom Stewart, 17 Rory Sutherland, 18 Andy Warwick, 19 Alan O’Connor, 20 Duane Vermeulen, 21 Nathan Doak, 22 Stewart Moore, 23 Ethan McIlroy.
Marcatori Ulster
Mete: O’Sullivan (9), Herring (55), Lowry (68), penalty try (75)
Trasformazioni: Cooney (9, 68)
Calci di punizione: Cooney (40)
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