Brunello e i suoi assistenti fanno il punto a 20 giorni dall’inizio di una lunga stagione in cui gli azzurrini affreneranno Sei Nazioni e mondiale di categoria
Dopo la sconfitta nel match di sabato con i pari età della Francia per l’Italia Under 20 il prossimo appuntamento sarà, domenica 29 gennaio quando inizierà il raduno in preparazione della gara di esordio del Sei Nazioni 2023 che venerdì 3 febbraio vedrà gli Azzurrini affrontare nuovamente i cugini d’oltralpe allo Stadio Monigo (kick-off alle 19:30 con diretta su Sky Sport).
La chiusura del raduno è stata l’occasione per coach Brunello e il suo staff per fare il punto della siutazione con il gruppo azzurro che vedrà ridursi a 26 il numero dei convocati per l’inizio del Torneo.
Queste le parole del CT azzurro: “Settimana molto buona, e malgrado la sconfitta anche da questo match dobbiamo portarci a casa molte cose positive, ed un’indicazione chiarissima. Mi riferisco alla consapevolezza che ognuno di noi, staff compreso, deve utilizzare le prossime settimane per compiere un passo in avanti, tutti, nessuno escluso. Il focus individuale da questo momento in poi deve essere il Sei Nazioni: dare il massimo ogni giorno, in ogni allenamento, in campo, in palestra, nelle Franchigie o nei Club, sapendo che ogni minuto di lavoro servirà a costruire il nostro obiettivo a partire dal 3 febbraio”.
“Il Sei Nazioni è una competizione impegnativa, lunga, esigente”, ha proseguito il tecnico Azzurro. “In questi mesi abbiamo mantenuto la rosa molto ampia appositamente, la lista dei primi 26 non sarà quella definitiva ed ogni giocatore deve sapere che per questo gruppo, di cui fa parte a pieno titolo, riveste un’importanza fondamentale. La delusione per aver perso ieri ci sta, perché tutti vogliamo vincere naturalmente, ma quello che deve essere chiaro è che per arrivare a vincere a questi livelli bisogna essere disposti ad affrontare la cosa più difficile del mondo, fare la differenza con se stessi, e che questo non può essere insegnato, ma deve nascere dal di dentro”.
Un gruppo, quello azzurro, che tra l’altro quest’anno tornerà (finalmente) anche ad affrontare il World Rugby Under 20 Championship tra Giugno e Luglio.
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E’ stata poi la volta del tecnico dei trequarti Mattia Dolcetto che ha proseguito sulla stessa linea dell’head coach rodigino: “Ognuno dei ragazzi sa esattamente nei prossimi giorni su che aspetti dovrà fare un lavoro extra, fermarsi alla fine di ogni allenamento e ripetere il gesto che sa di dover migliorare, un placcaggio, un calcio, un passaggio, un cambio di direzione. Non ci sono scorciatoie, l’unica ricetta è il lavoro, sapendo di avere un intero staff a vostra disposizione per supportarli in questo processo, sempre”.
Concetti che risuonano anche nelle parole del responsabile per la preparazione atletica Massimo Zaghini : “C’è una ventina di giorni per lavorare su quello che fisicamente non ha funzionato dal punto di vista individuale nella risposta atletica: lo standard richiesto dal Sei Nazioni è alto, e davvero non c’è altra strada che un maniacale lavoro su se stessi per allinearsi.”
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