Nonostante un pari importantissimo, l’ala dei veneti manifesta il suo rimpianto per l’impresa sfiorata
La sorpresa del weekend di Top 10 è stata sicuramente rappresentata dalla grande partita giocata da Mogliano, che ha fermato sul pari il Petrarca campione d’Italia. I padroni di casa, infatti, hanno chiuso il primo tempo sul 6-14, e dopo essere andati sotto nella ripresa per 9-21 hanno giocato un grande finale recuperando prima con la meta di Ceccato, trasformata da Fadalti, e poi con la marcatura finale di Giuliano Avaca per il 21-21. È mancata solo la trasformazione, che avrebbe potuto consegnare un’incredibile vittoria a Mogliano.
Lo sa anche Niccolò Fadalti, che ha raccontato la sua partita al Gazzettino di Treviso: “Non era un calcio facile ma devo proprio ammettere che ho ‘ciabattato’ il tiro. Sono un po’ di gare che calcio bene, ma stavolta – anche un po’ per il terreno pesante – ho sbagliato. Peccato perché potevano essere i punti della vittoria e da ex mi avrebbe fatto piacere battere il Petrarca allo scadere”.
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“Alla fine del primo tempo eravamo 3 a 14 e ci siamo guardati in faccia. Sapevamo di poter fare una gara gagliarda e tenergli testa. Se avessimo vinto non avremmo rubato niente” continua il piazzatore di Mogliano: “Mi sono sentito molto in colpa dopo quel calcio sbagliato. Tutti stavano dando il massimo, mancavo solo io per mettere la ciliegina sulla torta. Certo una vittoria avrebbe fatto ancora di più a livello morale. E poi a livello personale al momento non l’ho presa bene, perché sapevo che quel piazzato non solo avrebbe portato il bottino pieno ma come giocatore avrei sentito di aver giocato la partita perfetta”
La squadra di Costanzo, dopo una fase molto difficile, sembra aver ritrovato il ritmo giusto e sta ottenendo dei risultati importanti per la lotta salvezza: “Da inizio campionato ad adesso si vede benissimo un miglioramento sia dal punto di vista dei risultati che del gioco. Certo, uno può pensare che quando abbiamo battuto il Calvisano all’andata potesse essere il classico colpo di fortuna, poi siamo stati battuti da tutti compresa la neo promossa Torino con la quale abbiamo toccato il fondo. Lì è stato bravo Costanzo che non ci ha messi sotto pressione, né sotto accusa, ma grazie ai suoi consigli non ci siamo demoralizzati. Come dice sempre lui, si gioca come ci si allena”.
“Non dobbiamo certo cullarci sugli allori” continua Fadalti: “Non siamo mica a 20 punti dall’ultima. Qui si gioca ogni partita come una finale, lo vedo negli occhi dei compagni prima, durante e soprattutto dopo la partita. C’è uno spirito diverso e questo mi fa ben sperare”.
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