Lo staff è rimasto senza un pezzo, la posizione di Townsend traballa e non ci sono notizie sul post-RWC
A meno di un mese dall’inizio del Sei Nazioni la Scozia ha perso uno dei propri allenatori. Lunedì 9 gennaio la federazione ha ufficializzato la dipartita di AB Zondagh, il 37enne sudafricano che ricopriva il ruolo di tecnico dell’attacco.
Zondagh era succeduto a Mike Blair, attuale head coach di Edinburgh in URC, rilevandone il ruolo nell’agosto del 2021. In precedenza, aveva allenato l’attacco degli Sharks e del Tolosa campione di Francia e d’Europa nel 2020/2021. La sua prossima destinazione dovrebbe essere Lione, di nuovo in Top 14.
Nelle prossime settimane la Scozia deciderà se assumere o meno un nuovo allenatore dell’attacco per il 2023, dato che il ruolo lasciato vacante potrebbe essere assunto comunque dall’head coach Gregor Townsend.
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Un brusco addio da parte dell’uomo che avrebbe dovuto essere l’ingegnere dell’attacco scozzese alla Rugby World Cup, che fa il paio con la bizzarra notizia che Gregor Townsend si sarebbe proposto come allenatore dell’attacco della Francia dopo il mondiale.
Quest’ultima notizia ha due conseguenze: la prima è che rischia di rendere traballante la posizione del capo allenatore nei confronti dello spogliatoio scozzese, già di per sé non sempre salda (vedi il tira e molla ripetuto con Finn Russell, o la famigerata notte brava di Edimburgo); la seconda dichiara informalmente che al termine del torneo in Francia il tecnico non sarà più al suo posto.
Gregor Townsend è l’allenatore con la miglior percentuale di successi della storia della Scozia e l’head coach del Cardo più longevo dell’era professionistica, ma dietro di lui la lista dei possibili successori non è lunghissima.
In particolare, la Scozia non ha molti tecnici cresciuti in casa. Il succitato Mike Blair sta affrontando la sua prima avventura da head coach con Edinburgh, iniziata da una stagione e mezzo. L’altro tecnico di franchigia è Franco Smith, arrivato comunque quest’anno e all’inizio di un ciclo con Glasgow.
Probabile che Mark Dodson, CEO della federazione scozzese da 11 anni e ancora in carica fino a dicembre 2023, finirà per pescare all’estero, ma con le carte che già si stanno giocando per la composizione degli staff dopo il mondiale il tempo a sua disposizione comincia a scarseggiare.
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