L’allenatore neozelandese torna sulle nomine nel suo staff tecnico
Era il 17 settembre del 2019: a tre giorni dall’inizio della Rugby World Cup in Giappone, il Galles mandò a casa il suo allenatore dell’attacco, Rob Howley, perché aveva violato le normative sulle scommesse. Nel dicembre successivo, Howley sarebbe stato squalificato dalla federazione internazionale per 18 mesi.
Una vicenda che, tra le altre cose, fece saltare l’arrivo dell’ex mediano di mischia gallese sulla panchina dell’Italia, che lo aveva contattato una volta fallita la trattativa per il rinnovo di Conor O’Shea.
Oggi Warren Gatland avrebbe rivoluto con sé Howley per l’attacco del Galles dopo il suo ritorno alla guida della nazionale, ma una parte del consiglio federale ha posto il veto sulla nomina.
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“Ho grande rispetto di Rob come allenatore. Quello che mi è stato detto è che non è il momento giusto.”
Howley è stato per 12 anni al fianco di Gatland nel suo periodo al Galles, vincendo 4 Sei Nazioni e raggiungendo le semifinali della Rugby World Cup nel 2011. Oggi, a 52 anni, è un consulente dei Toronto Arrows, la franchigia canadese che gioca in Major League Rugby.
“Penso che se c’è qualcuno che i gallesi potrebbero perdonare, sarebbe proprio uno di loro – ha detto poi Gatland – Sono passati più di tre anni a questo punto.”
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“Spero che Rob continuerà ad essere nel mondo del rugby. Ha lavorato con il Canada in un ruolo finanziato da World Rugby, cosa già positiva. Mi piacerebbe però vederlo coinvolto di nuovo al più alto livello possibile in futuro.”
“Devo però dire che mi ritengo estremamente fortunato ad avere Alex King a bordo – ha proseguito il neozelandese, che consegnato al tecnico ex Gloucester le chiavi dell’attacco – Ho lavorato con lui prima d’ora e penso che si calerà perfettamente nel ruolo di allenatore dei trequarti.”
King ha 48 anni ed era già stato nello staff del Galles nel 2017, quando Gatland e Howley erano impegnati con i British & Irish Lions nel tour in Nuova Zelanda.
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