Il Sei Nazioni chiude la porta al Sudafrica: “Nessuna espansione in questo momento”

Il CEO di Six Nations, Ben Morel, ha messo le cose in chiaro

Il Sei Nazioni chiude la porta al Sudafrica: "Nessuna espansione in questo momento"

Il Sei Nazioni chiude la porta al Sudafrica: “Nessuna espansione in questo momento” (ph. Sebastiano Pessina)

Con il Sei Nazioni 2023 sempre più vicino, si è tornati nuovamente a parlare della possibilità di avere il Sudafrica all’interno di uno del torneo di rugby più antico del Mondo. Alla conferenza stampa internazionale di presentazione, però, il CEO di Six Nations Ben Morel ha definitivamente chiuso la questione, con delle dichiarazioni chiare e concise.

“L’espansione del Sei Nazioni in questo momento non è in discussione, non c’è nessuna conversazione a riguardo e non c’è mai stata” ha detto Morel, smentendo quindi anche le voci che avevano parlato di una serie di contatti in passato con il Sudafrica.

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“Adesso l’obiettivo principale è trovare la soluzione giusta per migliorare le finestre internazionali di luglio e novembre, trovando una narrativa più competitiva per quelle partita” ha continuato Morel, per il quale questo sarà l’ultimo Sei Nazioni da CEO.

L’ex vicepresidente di NBA Senior andrà a dirigere la Professional Football League (LFP) francese (sempre sostenuto da CVC, il fondo che ha comprato le quote del Sei Nazioni) lavorando quindi allo sviluppo commerciale di Ligue 1 e Ligue 2, i due massimi campionati di calcio francesi.

“Posso capire la questione sudafricana e la necessità per club e giocatori di avere delle competizioni in cui giocare in Europa, ma noi non ci siamo impegnati in nessuna di queste dinamiche” ha concluso Morel.

Del resto, già dopo i risultati dell’Italia nel 2022 si era affievolita la questione riguardante una possibile uscita della nazionale azzurra dal torneo, magari proprio in favore degli Springboks. Adesso è arrivata anche la pietra tombale sulla questione: il Sei Nazioni resterà così com’è.

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