Sei Nazioni 2023, la meta più bella della giornata è quella di van der Merwe

Ma non quella inserita nel lotto delle mete in lizza per il premio ufficiale

Duhan van der Merwe, autore della meta più bella della giornata – ph. Adrian DENNIS / AFP

Al termine della prima giornata del Sei Nazioni 2023 sono state scelte quattro mete in lizza per il premio di Try of the Round, la meta più bella del turno.

Fra queste, gli utenti del sito ufficiale del Torneo possono votare quella che ritengono più meritevole. C’è lo stop and go di Ange Capuozzo per bruciare Greg Alldritt e riaprire la partita di domenica fra Italia e Francia, l’intercetto di James Lowe che ha ipotecato la partita in favore dell’Irlanda a Cardiff, la lunga azione offensiva dell’Inghilterra chiusa dal cross kick di Marcus Smith per Max Malins e l’assolo stupefacente di Duhan van der Merwe a Twickenham.

Probabilmente sarà questa a vincere, e non senza merito: una meta sensazionale. Tuttavia, la più importante e la più bella di questa prima giornata di Sei Nazioni non è stato lo slalom gigante con cui ha saltato i difensori inglesi come fossero paletti, ma quella arrivata con una muscolare finalizzazione al termine di una travolgente azione offensiva corale che ha permesso alla Scozia di risalire il campo in poche fasi dai propri 22 metri fino alla linea di meta avversaria.

Leggi anche: Sei Nazioni 2023: gli highlights di Italia-Francia

Per tutta la partita l’Inghilterra ha adottato la stessa tattica: calciare lungo e in campo per costringere la Scozia a giocare dai propri 22 metri. La squadra di Gregor Townsend sarebbe stata messa di fronte a due scelte: ricalciare indietro il pallone, concedendo magari un possesso in attacco da posizione interessante agli avversari, o provare ad attaccare dalla propria zona rossa, con tutti i rischi che ne conseguono, specie per una squadra che, di quando in quando, ama mettersi nei guai.

Gli avversari, però, hanno giocato per tutta la partita con grande fiducia nei loro mezzi e non si sono mai lasciati scoraggiare dagli episodici errori commessi. Anche a 7′ dal termine hanno avuto ancora la voglia, la capacità e la determinazione di attaccare dai propri 22, e lo hanno fatto mettendo ogni tassello in ordine.

Dopo il calcio di Ben Youngs, la Scozia si è data da fare per avere alcuni uomini a cui affidare il contrattacco. Sione Tuipulotu, Ben Kinghorn e Duhan van der Merwe si sono incaricati di riportare su il pallone fino a metà campo, poi Jack Dempsey ha dato avanzamento in mezzo al terreno di gioco, quindi Finn Russell ha pennellato un passaggio delizioso per liberare la corsa di Kyle Steyn.

L’ala, capitano dei Glasgow Warriors, è stato fermato sui 22 metri, con la difesa inglese a quel punto in ambasce. Tuipulotu si è adattato a mediano di mischia per mantenere veloce il possesso, Russell ha sventagliato ancora al largo, Richie Gray ha fatto un difficilissimo prendi-e-dai sul pallone di Fraser Brown per battere Max Malins. Matt Fagerson, con intelligenza, non ha tirato la corsa fino all’ultimo, consapevole che la difesa interna sarebbe rientrata a pareggiare i numeri, ma ha ceduto subito la palla a van der Merwe, lasciando che la gigantesca ala finisse il lavoro come meglio sa fare, battendo all’interno la difesa e spingendo sulla gamba fin oltre la linea.

Il contributo in ogni dettaglio di ciascuno dei giocatori coinvolti è stato decisivo per la segnatura, e la stessa segnatura è stata a sua volta decisiva per vincere la partita. Per questo dovrebbe essere eletta a Meta della giornata.

Lorenzo Calamai

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