Il mediano metterà fine alla sua carriera in maglia nera, mentre l’apertura potrebbe tornare
Aaron Smith e Beauden Barrett lasceranno la Nuova Zelanda dopo la Rugby World Cup: nella prossima stagione giocheranno in Giappone con i Toyota Verblitz, la squadra allenata dall’ex selezionatore degli All Blacks Steve Hansen.
Smith, che il prossimo novembre compirà 35 anni, ha firmato un contratto a lungo termine con la squadra nipponica. Lascia gli Highlanders, con cui ha giocato tutta la carriera, vinto il Super Rugby nel 2015 e di cui è il giocatore con più presenze nella storia della franchigia. Questo significa che metterà fine anche alla sua carriera in maglia nera dopo il mondiale, lui che detiene attualmente il record di presenze per un trequarti degli All Blacks, 114.
A quota 112, come Dan Carter, c’è proprio Beauden Barrett (32 anni a maggio), il quale sta invece contrattando con la federazione neozelandese un ritorno in patria dopo l’esperienza nel paese del Sol Levante.
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Barrett e Smith sono solo gli ultimi due di una lunga lista di All Blacks pronti a lasciare le patrie sponde per cercare fortuna all’estero al termine della Coppa del Mondo in Francia.
Richie Mo’unga giocherà a Tokyo, Ardie Savea nei Kobe Steelers, Brad Weber dovrebbe andare a Parigi, sponda Stade Français. Nell’elenco ci sono anche Shannon Frizell (Toshiba Brave Lupus), Pita Gus Sowakula (Clermont).
Secondo voci di mercato, alla diaspora potrebbero aggiungersi anche TJ Perenara, Dane Coles, Sam Whitelock, Roger Tuivasa-Sheck e Leicester Fainga’anuku. In più, la federazione neozelandese non ha ancora ufficializzato i rinnovi dei contratti centralizzati di Will Jordan, Akira Ioane, Braydon Ennor, Scott Barrett, Jack Goodhue, David Havili, Rieko Ioane, Anton Lienert-Brown, Cullen Grace e Ethan Blackadder.
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