Il club dovrebbe chiamarsi Sixways Rugby e ripartire dalla quarta serie. Il capo del nuovo consorzio, Jim O’Toole, ha accusato la federazione di aver ostacolato il processo di ricostruzione
La crisi dei Worcester Warriors sembra non avere fine, o per meglio dire, il finale sembra essere peggiore di tutte le aspettative. Stando a quanto riportano i media inglesi, tra cui il Guardian, il club infatti non sarebbe riuscito a soddisfare le richieste necessarie per ripartire almeno dal Championship, la seconda serie che dal prossimo anno “sbloccherà” nuovamente le promozioni.
A questo punto, come dichiarato dall’ex amministratore delegato del club Jim O’Toole, che sta guidando il consorzio dei nuovi acquirenti, l’unica soluzione è rappresentata da una fusione con lo Stourbridge Rugby Club, squadra che milita nella National League 2 West, quarta serie inglese. Il club dovrebbe quindi assumere il nome di Sixways Rugby: in questi giorni è atteso il giudizio e la possibile approvazione della RFU (la federazione inglese) riguardo alla fusione.
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Il rapporto tra gli ormai ex Worcester Warriors guidati da O’Toole e la RFU però è tutt’altro che buono. Proprio l’amministratore delegato ha infatti dato la colpa alla federazione di aver imposto delle clausole impossibili da rispettare per gli investitori, condannando di fatto il club alla sparizione: “Nessun investitore avrebbe firmato alle condizioni che chiedevano” ha detto al Guardian. “Riteniamo che si siano spinti troppo oltre nel cercare di compensare gli errori passati. Ora stanno rendendo molto difficile per le organizzazioni come noi entrare e investire nel rugby”.
Verranno saldati anche alcuni debiti, ma non quelli nei confronti dei dipendenti del vecchio club, scatenando la furia di chi ha lavorato e giocato senza garanzie nell’inizio di stagione. La RFU ha risposto sostenendo che che il consorzio di O’Toole non ha fornito dettagli sufficienti sulla loro offerta per superare il test di idoneità e onorabilità: “Le informazioni richieste sono state sollecitate ripetutamente, e le scadenze sono state prorogate per fornire tutte le possibilità necessarie”.
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