A 24 ore di distanza da Italia-Inghilterra, il Presidente FIR ha dichiarato che «Per numero di talenti questa è la Nazionale più forte di sempre»
Alla vigilia del secondo turno del Sei Nazioni 2023 il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti ha speso parole di elogio per la formazione allenata da Kieran Crowley.
Una dichiarazione appassionata che introduce la sfida di domenica 12 marzo, quando gli Azzurri sfideranno l’Inghilterra di Steve Borthwick sul prato di Twickenham.
“È la squadra che ho sempre desiderato, la migliore di sempre per me, non la cambierei con nessun’altra nazionale del mondo – ha commentato Innocenti intervistato dal quotidiano Avvenire – Ragazzi, tutti pressoché ventenni, che hanno davanti a loro un grande futuro. Vedo grandi talenti e tanta voglia.”
Pensieri che arrivano ad una settimana di distanza dal match perso con i francesi, una partita che poteva finire diversamente, ma che ha lasciato comunque buone sensazioni all’interno dell’entourage azzurro.
“Ho ancora forte rammarico per la partita di Roma persa contro la Francia – Ha aggiunto il Presidente Innocenti – Siamo colpevoli di questa sconfitta e consapevoli che ci manca ancora qualcosa, queste partite per come si mettono bisogna riuscire a vincerle, eravamo in vantaggio a pochi minuti dal fischio finale. Sono convinto che siamo fuori dall’abisso, dal buio degli ultimi anni, una volta sotto per 19-6 già nel primo tempo saremmo crollati e avremmo perso pesantemente. Invece abbiamo retto e reagito, sono grandi esperienze che questi giovani azzurri stanno facendo.””
La prestazione dell’Olimpico, sommata ai risultati di novembre fanno ben sperare il numero 1 della FIR, che ha fatto anche un piccolo riassunto dei due anni di mandato.
“È veramente presto per un bilancio, ma ad oggi sono abbastanza soddisfatto. Mi aspetto grandi miglioramenti dai Poli di Formazione che lavorano sui ragazzi più giovani, mentre i ventenni più meritevoli ora sono inglobati ormai nell’alto livello. Con German Fernandez, il Direttore dell’Alto Livello Giovanile e della transizione che ha iniziato a lavorare quasi un anno fa, c’è grande qualità e in maniera costante. La nave è partita dal porto, non si torna più indietro, rispetto al passato sappiamo bene la rotta da tenere.”
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Infine una riflessione sul movimento femminile, una delle aree di sviluppo maggiormente sollecitate dalla gestione tecnica federale.
“Adoro queste ragazze, sono al centro dei miei e dei nostri pensieri. Gli anni scorsi con i loro successi sia al 6 Nazioni che in Coppa del Mondo hanno salvato il rugby italiano, hanno tenuto alta la bandiera e l’onore. Ora stanno vivendo un cambio generazionale importante, forse ci sarà una flessione dei risultati, ma siamo già partiti con progetti di grande qualità d’età giovanile, in primis con la creazione delle nazionali under 18 e 20, ma non solo.”
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