Può ripartire l’avventura sportiva dello storico club inglese, rimangono al palo gli Warriors
Il calvario dei Wasps, scomparsi dalle competizioni ufficiali nell’ottobre scorso a causa della crisi finanziaria, sta per finire.
Lo storico club inglese fondato a Londra nel 1866 e ricollocato a Coventry otto anni fa, aveva annunciato il licenziamento di tutti i 167 dipendenti, giocatori compresi, e nel giro di pochi giorni era stato costretto ad abbandonare la Premiership.
Adesso, dopo mesi segnati da illazioni e trattative, è arrivato il benestare della RFU che ha confermato la presenza dei Wasps nel Championship (la seconda divisione) per la stagione 2023/24.
La federazione ha dato il via libera dopo aver ricevuto le necessarie assicurazioni finanziarie dai proprietari dei Wasps, soprattutto sull’annoso problema del saldo dei creditori.
Rimane un problema non di poco conto: perso lo stadio di Coventry, la squadra non ha un terreno in cui giocare.
È stato ipotizzato che i Wasps si trasferiranno a Sixways, la vecchia tana degli Worcester Warriors, ma sono stati collegati anche al campo di Damson Park, la casa della squadra di calcio dei Solihull Moors. Su entrambe le opzioni non ci sono notizie ufficiali, ma è tutto in fase di negoziazione.
Un portavoce dei Wasps ha dichiarato: “Rimaniamo in un dialogo positivo con la RFU e li ringraziamo per il loro continuo sostegno mentre lavoriamo per garantire il nostro futuro. Gli eventi recenti hanno evidenziato, più che mai, l’importanza di investimenti sostenibili a lungo termine.”
Se sul fronte delle ‘vespe’ sembrano schiarirsi le nubi, sul versante degli Warriors si fa tutto più difficile. Il club infatti non sarebbe riuscito a soddisfare le richieste necessarie per ripartire almeno dal Championship e la RFU non sembra intenzionata a fare sconti.
L’amministratore delegato della RFU Bill Sweeney ha sottolineato la mancanza di trasparenza nel processo di ricerca fondi delle ultime settimane, e rimane preoccupato sul fatto che l’ex amministratore delegato dei Warriors Jim O’Toole e la cordata che fa capo a lui, abbiano i fondi sufficienti per pagare i loro creditori.
Senza garanzie solide, lo stesso consorzio dei nuovi acquirenti non ha potuto fare niente per formalizzare la richiesta di iscrizione al Championship e la federazione inglese ha confermato ufficialmente che per la squadra delle Midlands non c’è spazio tra le partecipanti alla prossima stagione sportiva del secondo campionato inglese.
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