Sei Nazioni: cosa succederebbe se Galles-Inghilterra venisse cancellata per lo sciopero dei giocatori gallesi?

La minaccia dei giocatori di non scendere in campo sarebbe un precedente mai accaduto fino ad ora nella storia del torneo

Sei Nazioni Galles Inghilterra cancella sciopero - ph. s. pessina

Sei Nazioni: cosa succederebbe se Galles-Inghilterra venisse cancellata per lo sciopero dei giocatori gallesi?

Il caso-contratti scoppiato in Galles, con gran parte dei giocatori delle 4 franchigie – compresi diversi nazionali – che non sa ancora se avrà un contratto per la prossima stagione, né a quali cifre (ma sicuramente parecchio inferiori alle attuali), ha portato a una clamorosa minaccia di sciopero da parte dei giocatori in occasione della prossima partita del Sei Nazioni tra Galles e Inghilterra.

Il match, valido per la terza giornata del Torneo, è in programma sabato 25 febbraio al Principality Stadium di Cardiff, con la quasi totalità dei biglietti già venduti da tempo.

Nell’incontro stampa di giovedì a cui hanno partecipato il coach Warren Gatland e, in rappresentanza della squadra, Alun Wyn Jones, l’iconica seconda linea ha dichiarato che allo stato attuale l’idea di scioperare è “difficile da negare, ma resta comunque l’ultima opzione”.

Leggi anche: Caos Galles, parlano Warren Gatland e Alun Wyn Jones

I giocatori gallesi, che a inizio settimana hanno incontrato l’amministratore delegato ad interim della WRU, hanno dato alla federazione un ultimatum scadrà mercoledì della prossima settimana. In caso non si trovasse un accordo soddisfacente la scelta della squadra potrebbe essere quella di non scendere in campo in un match sentitissimo come quello con l’Inghilterra creando un precedente mai accaduto fino ad ora nella storia del Sei Nazioni.

A differenza di quanto avvenuto nell’edizione 2020 (4 partite rimandate per la pandemia), 2012 (Francia-Irlanda rinviata per campo ghiacciato) e 2001 (l’afta epizootica ha costretto l’Irlanda a recuperare tre match ad ottobre) in queso caso infatti la partita non verrebbe recuperata in quanto non si tratta di causa di forza maggiore.

Cosa succederebbe se Galles-Inghilterra venisse cancellata?

Secondo quanto riporta la stampa d’oltremanica nel caso in cui il Galles decidesse di non giocare la partita non verrebbe rimandata bensì annullata. L’ipotesi più probabile sarebbe che venisse convocata una commissione del Sei Nazioni che determinerebbe la vittoria a tavolino dell’Inghilterra.

Se, come probabile, il funzionamento fosse simile a quello della Premiership, l’Inghilterra otterrebbe una vittoria per 4 a 0. Soluzione che in qualche modo danneggerebbe anche il XV della Rosa privandolo della possibilità di conquistare un eventuale punto di bonus sul campo.

La WRU potrebbe anche essere multata per non aver rispettato i propri obblighi nei confronti di emittenti e sponsor del Torneo.

Quanto potrebbe costare alla federazione gallese lo sciopero?

Oltre alla possibile multa da parte del Board del Sei Nazioni, oltre al danno di immagine (che per altro già c’è), la mancata disputa di Galles-Inghilterra colpirebbe la federazione gallese nel punto nevralgico intorno a cui ruota tutta la vicenda: il portafoglio.

Il sempre ben informato WalesOnline ha provato a fare una stima partendo dalla perdita messa in bilancio dalla WRU per partita di marzo 2020 con la Scozia, annullata all’ultimo minuto a causa della pandemia. La cifra è di 8,1 milioni di sterline. Dal momento poi che rispetto ad allora i prezzi dei biglietti sono aumentati di 25 sterline (salvo i posti meno costosi che sono ancora a 40 pound) e che il nuovo accordo per i diritti con BBC e ITV vale 155 milioni anziché i 90 di quello in vigore nel 2020 è altamente probabile che l’ammanco sarebbe decisamente superiore.

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