Dopo un frenetico pomeriggio di incontri giocatori e board hanno trovato un accordo. Lo ha confermato Nigel Walker CEO della federazione gallese
Dopo essere rimasto latente per diversi mesi la scorsa settimana in Galles è esploso il caso-contratti con la minaccia da parte dei giocatori di un clamoroso sciopero nel match di sabato prossimo con l’Inghilterra valido per la terza giornata del Sei nazioni 2023.
I giocatori, non solo i nazionali, preoccupati e sotto stress per i contratti non ancora rinnovati a pochi mesi dalla scadenza, negli ultimi sette giorni hanno avuto diverse riunioni giungendo a fare tre fondamentali richieste al Board dell WRU.
La pima riguardava la fine del congelamento dei contratti: l’approvazione da parte della Federazione di un nuovo accordo di finanziamento per il rugby gallese che sollevasse dall’attuale incertezza il futuro dei giocatori professionisti. La seconda era inerente l’eliminazione della regola dei 60 caps che consentirebbe ai giocatori di guadagnare di più giocando per club al di fuori del Galles pur rimanendo convocabili per la nazionale.
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La terza richiesta, che era poi l’aspetto su cui le parti erano maggiormente distanti, era la modifica ai contratti a variabile fissa con i giocatori che si rifiutavano di accettare solo l’80% dei loro stipendi garantiti e l’altro 20% che sarebbe invece stato legato a bonus prestazioni.
Dopo il rinvio della comunicazione della formazione avvenuto martedì, nella giornata odierna si sono svolti una serie di mettenig serrati con il Board federale, che ha avanzato delle proposte ai giocatori i quali, dopo averne discusso tra loro, hanno a loro volta riportato le decisioni ai dirigenti.
In tarda serata il CEO della Federazione gallese Nigel Walker ha parlato con la stampa facendo punto della situazione.
“Sono lieto di annunciare che, dopo lunghe conversazioni e discussioni dell’ultima settimana, la partita tra Galles e Inghilterra si svolgerà come da programma.” ha esordito Walker “È importante che andando avanti, continuiamo il dialogo (con i giocatori, ndr) che abbiamo avuto negli ultimi sette giorni” confermando che la Wales Rugby Players Association, come da richiesta degli atleti, avrà una rappresentanza alle riunioni del Professional Rugby Board.
Walker ha poi confermato che “la regola dei 60 caps sarà abbassata a 25, che il congelamento del contratto verrà revocato la prossima settimana e ai giocatori sarà offerta la possibilità di avere un contratto fisso o un contratto variabile.”
In sostanza, per fare un esempio, un giocatore potrebbe scegliere tra la firma di un accordo da 80.000 sterline senza bonus o un contratto da 70.000 che potrebbe però salire a 90.000 se soddisfa determinati indicatori in termini di prestazioni.
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