Il capitano azzurro: “Vogliamo cambiare la percezione esterna su di noi, ribellarci all’idea che una partita del Sei Nazioni significhi automaticamente una sconfitta”
Michele Lamaro c’è: ha recuperato ed è pronto per Italia-Irlanda, e con lui tutto il gruppo azzurro che domani alle 15.15 scenderà in campo all’Olimpico per sfidare la prima del ranking mondiale (diretta Sky Sport Uno, Tv8 e NOW). Il capitano dell’Italia, introducendo il match di Roma, è partito dall’ultima prestazione di due settimane fa contro l’Inghilterra: “In un percorso può anche capitare di avere delle battute d’arresto. Contro l’Inghilterra non è stata una prestazione del tutto positiva. Per la prima volta in 18 mesi abbiamo concesso tre mete da drive, e questo ha reso tutto più difficile, così come il non aver risolto i problemi che avevamo in mischia”.
“D’altro canto, abbiamo creato tante opportunità in attacco, anche se non siamo riusciti a coglierle tutte. Dopo il primo tempo siamo entrati in campo con un piglio diverso, e il nostro gioco ha effettivamente creato dei dubbi a un’Inghilterra che fino a quel momento aveva difeso molto bene. Se vogliamo essere competitivi, però, non dobbiamo concedere lo spazio concesso agli inglesi, e questo ci è costato tantissimo” continua Lamaro, che poi ripensa anche alla Francia.
“Nei primi 30 minuti di entrambe le partite abbiamo concesso 19 punti, dobbiamo essere più incisivi dall’inizio ed è quello che ci è mancato fino a questo momento. Abbiamo ‘vinto’ entrambi i parziali del secondo tempo, ma sappiamo anche che quando una squadra è avanti nel punteggio può abbassare il ritmo, quindi dobbiamo partire forte fin dall’inizio per essere competitivi fino alla fine”.
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L’assenza di Sexton sarà importante per l’Irlanda, ma come spiega Lamaro, non ha influito nelle scelte tecniche: “L’assenza di Sexton non ha cambiato nulla nella nostra strategia: il piano di gioco si prepara molto prima e viene chiuso già dal lunedì, ben prima che esca la formazione avversaria. Sappiamo che sono una squadra molto competitiva e che con Sexton avrebbe fatto ancora meglio, ma il sostituto non è da meno e per noi la strategia resta la stessa, chiunque sia il 10”.
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L’obiettivo a lungo termine è quello di cambiare la percezione nei confronti degli azzurri: “Ovviamente da parte mia c’è tanto orgoglio per ciò che stiamo creando, per ribellarci all’idea che una partita del Sei Nazioni significhi automaticamente una sconfitta. Kieran ci dà una grande mano in questo perché per primo ci ha fatto credere di poter fare qualcosa di diverso. A volte i risultati si vedono, a volte purtroppo no, ma lo sport è questo: ci sono giornate in cui non riesce nulla e dobbiamo farci i conti. È bello vedere la voglia di invertire la rotta, di ricostruire qualcosa e dare una mentalità diversa, quella mentalità che ti porta ad affrontare la miglior squadra del mondo col sogno di provare a batterla, con meno reverenza rispetto al passato. Lo vediamo anche con l’under 20”.
Su come affronteranno l’Irlanda: “Dobbiamo renderci pericolosi, abbiamo diverse opzioni per farlo e per creare occasioni. In difesa dobbiamo concedere meno calci di punizione e fare in modo che non abbiano sempre il pallone, perché sono in grado di mantenere il possesso per tanto tempo e mettere gli avversari sotto grande pressione. Riescono a fare anche 30-35 fasi fino a quando non cedi, hanno un pack di avanti importante non solo a livello fisico ma anche tecnico, con delle grandi linee di corsa e una disciplina notevole. Dobbiamo metterli sotto pressione e provare a mandarli in confusione”.
Infine, una chiosa sul difficile recupero dopo la botta presa a Twickenham contro l’Inghilterra, che lo aveva costretto ad uscire dopo 20 minuti: “Sono state due settimane molto intense. Ad essere sincero, fino a venerdì scorso avevo paura di non farcela e c’era tanta incertezza. Sabato però ho ricominciato a correre e lunedì sono tornato a lavorare in campo ed è andato tutto bene, e questo ha fatto si che fossi al 100% per questa partita. Il lavoro è stato molto intenso, soprattutto per quanto riguarda la fisioterapia, ma l’ho seguito con il chiaro obiettivo di essere in campo per una partita così importante, e ringrazio tutto lo staff medico che mi ha permesso di recuperare così in fretta. Domani sarà una sfida in cui dovrò dare il meglio di me”.
Francesco Palma
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