I due giocatori Azzurri non si accontentano ed hanno espresso rammarico per come è finita la partita Italia-Irlanda
La terza partita dell’Italia nel Sei Nazioni 2023 contro l’Irlanda si conclude col punteggio di 20-34 a favore dei Verdi di Andy Farrell. Il divario finale è stato scavato con la meta di Hansen al 71′ che ha creato il vantaggio di sicurezza per gli ospiti. Fino a quel minuto, però, il match è rimasto molto più in bilico di quanto ci si poteva aspettare alla vigilia della partita.
Al termine dell’incontro all’Olimpico Pierre Bruno e il capitano Michele Lamaro sono stati intervistati sul campo dai microfoni di Sky Sport, per i primi commenti a caldo.
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Le prime dichiarazioni di Bruno e Lamaro dopo il match Italia-Irlanda: “La bella prestazione non basta”
“Ovviamente c’è del rammarico perché la partita si stava incanalando nei binari giusti e se riusciamo a sfruttare tutte le occasioni che creiamo forse la si poteva portare a casa. Di conseguenza per le prossime partite lavoreremo su questo aspetto, per essere più cinici vicini ai 22 avversari e magari portarla a casa”, ha dichiarato Bruno, autore della seconda meta dell’Italia.
“Chiaramente stiamo prendendo più confidenza nel nostro modo di giocare, abbiamo le qualità per farlo ed è anche divertente, sia per noi che giochiamo e penso anche per il pubblico. Quindi proseguiamo su questa strada”, ha concluso l’ala.
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Queste le parole di capitano Lamaro: “Oggi c’è del rammarico, non è che scendiamo in campo per ben figurare. Certo che vogliamo la bella prestazione ma perché sappiamo che tramite questa possiamo arrivare a quello che tutti noi vogliamo, la vittoria. Ma credo che oggi non posso chiedere di più ai ragazzi in termini di voglia e di fame”.
“Ancora una volta abbiamo concesso troppo nei primi minuti di gioco. Dobbiamo voltare pagina in questo senso, se concedi 34 punti all’Irlanda vuol dire che devi farne 35 per vincere. E segnarne così tanti ad un’avversaria che difende in questa maniera è oggettivamente difficile. Non dobbiamo avere questi momenti di blackout che, come accaduto, paghiamo troppo”.
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