La squadra di Farrell ottiene il bonus in 35 minuti, ma gli Azzurri rimangono attaccati all’incontro fino al 71′
I tifosi azzurri possono essere ancora una volta orgogliosi della prestazione dell’Italia contro l’Irlanda numero uno al mondo allo Stadio Olimpico di Roma.
Il tabellone dice 20-34 e parla di una nuova sconfitta onorevole, certo, ma alzi la mano chi si aspettava un’Italia in ballo per vincere la partita per 71 minuti, fino a quando Mack Hansen non l’ha chiusa su un’imbeccata brillante dell’esperto Conor Murray.
I primi 20 minuti sono stati di marca irlandese, con la squadra ospite capace di segnare praticamente con ogni possesso avuto a disposizione. Fa la differenza la qualità negli uno contro uno al largo, dove le qualità fisiche e atletiche irlandesi, innescate da ottime mani in precedenza, fanno la differenza.
L’Italia nel frattempo segna una splendida meta con Varney dopo un break di Lorenzo Cannone, messo in azione da una bella lettura di Garbisi e sembra pericolosa con ogni possesso a disposizione, a patto di riuscire a mantenerlo nei punti d’incontro messi costantemente in discussione dall’Irlanda.
Condire con un po’ d’indisciplina ed ecco che al 35′ Hansen segna la prima delle sue due mete per regalare il bonus ai verdi e il vantaggio sul 10-24.
Proprio quando l’Irlanda sembra in controllo del match, però, all’ultimo pallone del primo tempo Pierre Bruno legge brillantemente la giocata avversaria e piazza un intercetto fondamentale che riporta gli Azzurri a -7 all’intervallo.
La ripresa è una partita completamente diversa, con le due squadre che segnano 3 punti per ciascuna nei primi 25 minuti.
Al 52′ McCloskey placca alto Capuozzo e forse manca un giallo al 12 irlandese nella circostanza, ma l’Italia va in zona offensiva e porta a casa il calcio del 20-24. La pressione ora è tutta sulla squadra avversaria, che smette di muovere il pallone e gioca una partita assai più tattica, con molti meno rischi.
Al 64′ Byrne riallunga con un piazzato centrale dai 40 metri, ma subito dopo l’Italia ha il pallone del pareggio. Brex mette Pettinelli in un corridoio interno, il 20 degli Azzurri porta la palla fino ai 5 metri. Due fasi dopo Brex è di nuovo il primo in piedi in una situazione di superiorità numerica al largo, ma il suo calcio per Ruzza schierato ala è troppo potente e l’occasione sfuma amaramente.
L’acuto mancato è il preludio alla conclusione della partita. L’Italia difende con le unghie e con i denti, ma viene consumata dalle ripetute cariche avversarie. Murray vede le guardie un po’ allargate vicino al punto d’incontro, attacca con una corsa arcuata, assorbe il contatto e scodella un ovale invitante per Hansen, che deve solo battere Capuozzo nell’uno contro uno con tutto lo spazio del mondo a disposizione.
Nel finale l’Italia non si dà per vinta, ma sbaglia ancora qualcosa e non riesce ad essere davvero pericolosa. Anzi, sull’ultimo pallone rischia di subire un’altra meta, con Lowe che intercetta e si invola, ma viene fermato appena in tempo dalla copertura difensiva degli Azzurri.
Per l’Irlanda un’ottima prestazione del triangolo allargato, una bella prova offensiva di un incontenibile Aki e un lavoro costante di Kelleher in tutti i punti d’incontro avversari. L’Italia si prende il merito di aver spinto al limite la squadra migliore del mondo, pur in versione rimaneggiata: ottima prestazione offensiva di Cannone, Brex e Bruno, una delle migliori partite in tempi recenti di Padovani e un Fischetti che finché ha potuto ha distribuito sonore legnate in difesa.
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Pierre Bruno, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Alessandro Fusco, 22 Tommaso Allan, 23 Luca Morisi.
Marcatori Italia
Mete: Varney (6), Bruno (40)
Trasformazioni: Garbisi (6, 40)
Calci di punizione: Garbisi (18, 55)
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Bundee Aki, 12 Stuart McCloskey, 11 James Lowe, 10 Ross Byrne, 9 Craig Casey, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Caelan Doris, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Finlay Bealham, 2 Ronan Kelleher, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Dan Sheehan, 17 Dave Kilcoyne, 18 Tom O’Toole, 19 Ryan Baird, 20 Peter O’Mahony, 21 Conor Murray, 22 Jack Crowley, 23 Jimmy O’Brien
Marcatori Irlanda
Mete: Ryan (2), Keenan (12), Aki (19), Hansen (35, 71)
Trasformazioni: Byrne (12, 19, 64)
Calci di punizione: Byrne (
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