Sei Nazioni 2023: la preview di Italia-Irlanda

Calcio d’inizio alle 15:15 per la sfida tra gli Azzurri e la squadra numero uno al mondo

Pierre Bruno

Sei Nazioni, Italia-Irlanda: la preview – ph. Sebastiano Pessina

È una storia non particolarmente felice per i colori azzurri quella degli incontri con l’Irlanda: tre vittorie consecutive tra il 1995 e il 1997 e lo storico successo del 2013, qui si ferma il conteggio delle affermazioni italiane nella storia degli scontri diretti tra le due.

Non è solo questione di limitate vittorie. Negli ultimi anni l’Irlanda è spesso stata la bestia nera dell’Italia, la squadra capace di metterla maggiormente alle corde e infliggere i passivi più pesanti. Dopo il 16-9 di Londra nel 2015, quando l’Italia provò con tutte le sue forze a passare il turno della Rugby World Cup insidiando gli avversari in verde, nelle successive 9 partite gli irlandesi hanno segnato più di 50 punti in 6 occasioni, fermandosi a 48 nel 2021.

A questa storica difficoltà nell’arginare un avversario ruvido ed estremamente fisico e diretto si aggiunga il fatto che mai come oggi l’Irlanda è stata così forte. Tramontato da tempo lo scenario da ultima ruota del carro degli Anni Novanta, quelli appunto dove l’Italia fu in grado di battere gli avversari per ben tre volte, la squadra che arriva in visita a Roma è la migliore degli ultimi 15 anni, periodo nel quale comunque la nazionale irlandese ha saputo vincere per 4 volte il Sei Nazioni.

Questo dà la misura della sfida per la dodicesima squadra del ranking mondiale, gli Azzurri, chiamati all’incontro più duro di questo trittico infernale di inizio Torneo.

Laddove Lamaro e compagni hanno scricchiolato nella gara contro l’Inghilterra, ovvero nella collisione e nella difesa del drive, l’Irlanda ha i suoi punti di forza, a cui unisce un gioco d’attacco di grandissima qualità, con una quantità di variazioni sul tema talmente vasta da mettere in difficoltà qualsiasi difesa.

Certo, specie nella linea arretrata l’Irlanda ha voluto o dovuto (dipende dai casi) mischiare molto le carte, cosa che metterà inevitabilmente un po’ di sabbia negli ingranaggi: è un grande giorno per Craig Casey e Ross Byrne, rispettivamente alla seconda e alla terza presenza da titolari in carriera, chiamati a dimostrare di essere all’altezza del compito dopo aver impressionato come impact players dalla panchina; l’infortunio di Garry Ringrose costringe a schierare la muscolare coppia di centri McCloskey-Aki, che supera abbondantemente i 200 chili, giusto per aggiungere un po’ di fisicità anche in mezzo al campo, a discapito però dell’elusività e del playmaking nei canali esterni del campo.

Per l’Italia gli occhi sono puntati sulle due principali novità: Paolo Garbisi è chiamato a dare un upgrade al gioco tattico azzurro con il suo sinistro, nonostante sia limitatamente coinvolto nelle situazioni di utilizzo del piede con Montpellier, Tommaso Menoncello porta la sua straordinaria capacità di bucare le difese avversarie in mezzo al campo, ma dovrà dare soprattutto dimostrazione di lucide letture difensive.

Infine, l’equilibrio della partita sarà deciso in gran parte dalla battaglia dei due pacchetti di avanti: quello italiano è chiamato quanto meno a pareggiare, se non può sovrastare, quello avversario intorno all’area del placcaggio per dare una possibilità alla squadra di stare nella partita.

Il calcio d’inizio dell’incontro è fissato per le 15:15, arbitra lo scozzese Mike Adamson, coadiuvato da Wayne Barnes, Craig Evans e dal TMO Marius Jonker. Diretta televisiva su TV8 e Sky Sport Uno, streaming su NOW, Sky Go e tv8.it

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Edoardo Padovani, 13 Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Pierre Bruno, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Alessandro Fusco, 22 Tommaso Allan, 23 Luca Morisi.

Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Bundee Aki, 12 Stuart McCloskey, 11 James Lowe, 10 Ross Byrne, 9 Craig Casey, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Caelan Doris, 5 James Ryan, 4 Iain Henderson, 3 Finlay Bealham, 2 Ronan Kelleher, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Dan Sheehan, 17 Dave Kilcoyne, 18 Tom O’Toole, 19 Ryan Baird, 20 Peter O’Mahony, 21 Conor Murray, 22 Jack Crowley, 23 Jimmy O’Brien

Lorenzo Calamai

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