Menoncello da centro è un’altra cosa, da Varney segnali di miglioramento: ecco i nostri voti dopo il pomeriggio dell’Olimpico
L’Italia mette paura all’Irlanda prima nel ranking mondiale, con una prestazione a tratti di altissimo livello, intervallata purtroppo dai soliti errori che nei primi 30 minuti hanno indirizzato la partita verso la corazzata di Andy Farrell, sempre più vicina alla conquista del Sei Nazioni 2023. In ogni caso, raramente si era vista un’Italia giocare così contro formazioni di questo livello, e se i voti vanno dati anche in base al coefficiente di difficoltà del match, è giusto premiare tanti azzurri che all’Olimpico hanno fatto vedere di essere all’altezza di questa competizione.
Rivedi gli highlights di Italia-Irlanda, terza giornata del Sei Nazioni 2023.
Le pagelle di Italia-Irlanda
Ange Capuozzo 7.5 – Fa un miracolo dopo 2 minuti su Lowe già lanciato in meta, poi è la solita scheggia impazzita in mezzo al campo. Prende un placcaggio al collo tremendo che forse poteva essere punito più severamente, e in coppia con Bruno sul lato sinistro viaggia che è una bellezza.
Edoardo Padovani 5.5 – I calci up&under irlandesi sono meno del previsto, ma quando arrivano dalle sue parti si fa sempre trovare pronto. In difesa però fa fatica a reggere le scorribande avversarie. Sulla prima meta non riesce a impedire l’offload di Aki, ma forse è più merito dell’irlandese che demerito suo.
Juan Ignacio Brex 7 – La pioggia arrivata la sera è probabilmente dovuta al fatto che abbia sbagliato un placcaggio, caso più unico che raro, su Van der Flier in occasione della meta poi annullata a Lowe. Per il resto, oltre alla solita gran partita in difesa, si dimostra sempre più sicuro palla in mano, giocando spesso da secondo ricevitore dopo Garbisi e dando il la a tante azioni offensive dell’Italia. Peccato per il calcio-passaggio fuori misura e troppo frettoloso su Ruzza, quel pallone andava giocato.
Tommaso Menoncello 7.5 – Da centro è tutta un’altra storia. In attacco è un pericolo costante, e con un suo break a tutto campo guadagna il calcio del 10-14. Non c’è un’azione in cui non sia presente (e avanzante) e in difesa placca tutto ciò che di verde gli passa davanti. Parzialmente assolto anche lui come Padovani sulla magia di Aki.
Pierre Bruno 7 – Con Capuozzo sull’out sinistro si intende alla perfezione, e in due sono spettacolo. Le mete di intercetto non sono mai fortuna, ma rapidità di pensiero ed esecuzione, qualità che l’ala delle Zebre ha sempre avuto. Nel secondo tempo gli irlandesi lo mettono sotto pressione al piede, ma è sempre presente. Sbaglia però troppi placcaggi, 4 su 7 tentativi, e contro i cyborg irlandesi ogni errore costa carissimo.
Paolo Garbisi 6.5 – Ok, aveva giocato uno spezzone con Montpellier, ma tornare titolare al Sei Nazioni contro l’Irlanda è ostico per tutti. Dà tanta freschezza e fluidità alla manovra, con un passaggio strepitoso su Cannone per la prima meta, e dalla piazzola mette dentro tutto quello che c’era da mettere. Il voto, che poteva essere molto alto, è abbassato da due errori gravi: il placcaggio sbagliato su Keenan nella prima meta e l’intercetto di Lowe che porta alla terza marcatura dell’Irlanda.
Stephen Varney 6 – Ancora qualche sbavatura nella gestione dei punti d’incontro, dove basta un minimo calo di concentrazione e gli irlandesi sono già sul pallone, la sua però è una prestazione in crescita rispetto alle uscite precedenti, con la ciliegina sulla torta della meta del sorpasso iniziale. Crowley punta su di lui e lo sta aspettando: Italia-Galles ci dirà se sarà la scelta giusta.
Lorenzo Cannone 7.5 – Il piano di gioco di Crowley lo mette al centro di tante giocate offensive, e lui per due volte nei primi minuti apre in due la difesa irlandese. Nella prima occasione viene fermato a 5 metri dalla linea di meta, ma è bravissimo a rimettere a disposizione l’ovale per Varney, che segna. Nella seconda forse avrebbe potuto rischiare il passaggio, ma col senno di poi è sempre più facile. In difesa centra 15 placcaggi su 15.
Michele Lamaro 7.5 – Il capitano azzurro ricorda perché è stato il miglior placcatore dello scorso Sei Nazioni, mettendo insieme 16 placcaggi contro le furiose cariche irlandesi. È sempre più leader di questa squadra, in campo e fuori.
Sebastian Negri 6.5 – Solita partita di sostanza palla in mano, forse meno brillante rispetto alle altre occasioni, ma solo perché i suoi standard ormai sono altissimi. Nel finale Murray brucia lui e Riccioni con il riciclo per Hansen che chiude la partita.
Federico Ruzza 7.5 – Ruba una touche fondamentale a 5 metri dalla linea di meta azzurra, nel momento di maggiore sofferenza del secondo tempo. Pregusta per un attimo la meta del possibile pareggio sul calcio-passaggio di Brex, purtroppo irraggiungibile per chiunque.
Niccolò Cannone 6.5 – Nel primo tempo rischia la frittata con una spalla a Casey che poteva costargli cara. Si riscatta nella ripresa con la “francesina” che causa l’in avanti di Aki e gli impedisce una meta che sembrava già fatta, e con una partita di ottima solidità difensiva.
Simone Ferrari 6 – In campo aperto placca, in mischia tiene. Tutto sommato, visto l’avversario, ci può stare.
Giacomo Nicotera 6 – Tanto lavoro sporco e un’ottima solidità nel lancio in touche.
Danilo Fischetti 6.5 – Contro Bealham sembra prendere il sopravvento, poi però il pilone di Connacht esce per infortunio e con O’Toole diventa più dura del previsto. Concede 2 calci in mischia, ma conclude la sua partita col 100% di placcaggi riusciti.
Dalla panchina:
Luca Bigi 5.5 – Entra 10 minuti nel primo tempo, per un controllo HIA poi superato da Nicotera, e poi torna a metà ripresa. Una buona prova, ma la rimessa sbagliata nell’assalto verso il punto di bonus grida vendetta.
Federico Zani 6 – Tiene, e contro la mischia irlandese non è cosa da poco.
Marco Riccioni 6 – Non è ancora al meglio, e si vede, ma nella tempesta irlandese del secondo tempo fa il suo e porta a casa la pagnotta anche stavolta. Tanti placcaggi e tanta legna, anche se Murray gli sfugge in occasione della meta di Hansen che chiude la questione.
Edoardo Iachizzi 6 – Finalmente ha un po’ di minuti in più per farsi vedere, e lui li sfrutta tutto sommato bene
Giovanni Pettinelli 6.5 – Nel momento del bisogno, c’è sempre. È lui che da il via all’azione che porta gli azzurri a sfiorare un clamoroso pareggio al 66′.
Alessandro Fusco 6 – Il suo ingresso coincide con l’ultima accelerata degli azzurri, che sfiorano la meta del bonus. Poi anche lui può poco contro la sfuriata finale irlandese.
Tommaso Allan s.v. – Entra nel finale, quando ormai l’Irlanda ha ormai preso in mano la partita.
Luca Morisi s.v. – Entra al 77′, troppo poco per valutarlo
A cura di Francesco Palma
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