Un match in cui il risultato sarà tanto importante, se non addirittura più, di quanto lo sarà la prestazione
Effettuato il giro di boa del Sei Nazioni 2023, è tempo per le formazioni coinvolte nel torneo di pensare alla volata finale, con le ultime due partite in agenda. Per quanto riguarda l’Italia, il calendario dice: Galles, l’11 marzo, e Scozia, il 18 marzo.
Sei Nazioni 2023, Italia: contro il Galles una partita da “Prova del Nove”
Il focus degli Azzurri andrà inevitabilmente sulla prima delle due partite, quella contro i Dragoni da giocarsi allo Stadio Olimpico di Roma, in cui per la prima volta Lamaro e compagni non reciteranno il ruolo di underdog.
In queste ore sta facendo molto rumore la notizia sulla probabile assenza di Ange Capuozzo, che sarà tra i convocati ma difficilmente sarà schierabile almeno per la partita col Galles. Al netto di questo però l’Italia ha dimostrato nelle prime tre partite del torneo, e non solo, contando anche le Autumn Nations Series 2022, di avere un sviluppato un proprio gioco e una propria identità moderna e strutturata, che prescindono dall’impiego di un singolo giocatore.
Leggi anche: Chi è Ange Capuozzo, la nuova stella dell’Italrugby
E’ chiaro che Ange Capuozzo è stato nell’ultimo anno il giocatore offensivo più importante ed elettrico della selezione tricolore, basti pensare al premio internazionale di “Breakthrough Player of the Year”, ma Crowley e il suo staff quando hanno dovuto fronteggiare delle assenze non si sono mai pianti addosso, anzi. Tenendo come caposaldo il vestito tecnico-tattico ideato durante tutto il percorso hanno sempre trovato delle soluzioni importanti per le varie partite che consentissero ai giocatori di trovarsi a loro agio, anche in un lavoro di tenuta mentale davvero importante.
Ed è proprio l’aspetto psicologico quello su cui focalizzarsi. Contro Francia, Inghilterra e Irlanda, l’Italia è arrivata alle partite con la volontà di giocarsela al massimo cercando di tirare un brutto scherzo a rivali ben più accreditate, ma focalizzando tutto, come giusto, sulla qualità della prestazione prima che sul risultato. Come hanno sempre dichiarato Lamaro e Crowley fin da inizio del Torneo.
In questo caso non sarà così: il Galles è in grande difficoltà. A dirlo, prima di tutto, sono i numeri: 3 sconfitte, 0 punti raccolti in classifica, 27 punti segnati, 89 incassati e un differenziale di -62. Warren Gatland e i suoi uomini sanno che potrebbe essere l’ultima spiaggia per non aggiudicarsi quel “Cucchiaio di Legno” che nessuno vuole portarsi a casa, considerando anche che l’ultima partita dei Rossi si giocherà a Parigi contro la Francia.
Lamaro e compagni saranno chiamati a una partita in cui – contro un avversario che arriverà a Roma con il coltello tra i denti più che mai -il risultato sarà tanto importante, se non addirittura più, di quanto lo sarà prestazione. Una partita per confermare a sé stessi l’effettiva crescita e forza del gruppo e per affermare a tutti che la nuova Italia nata lo scorso anno proprio con la vittoria di Cardiff può davvero mettere paura a chiunque.
Compiere un’ulteriore step in una situazione diversa dal solito (dove “siamo quelli che non hanno nulla da perdere”) sarebbe la vera svolta per acquisire definitivamente quella consapevolezza e maturità per affrontare gli obiettivi futuri con ancora più armi su cui contare.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.