L’ex-ala dei Verdi ha evidenziato le difficoltà avute dall’Irlanda nell’affrontare l’Italia
Per la prima volta in vita sua Tommy Bowe, 69 caps con l’Irlanda, è stato allo Stadio Olimpico non come giocatore ma da spettatore. L’ex-ala ha seguito la partita dei Verdi contro l’Italia, valida per il terzo turno del Sei Nazioni 2023, in qualità di commentatore per la BBC ed ha riportato in lungo editoriale le sue impressioni.
L’ex-giocatore dell’Ulster, che è stato piacevolmente sorpreso dall’atmosfera vissuta a Roma e allo stadio (“La città è incredibile e all’Olimpico si sente un autentico entusiasmo per il rugby”), ha dichiarato di essere rimasto ancor più stupito dal gioco degli Azzurri.
Leggi anche: Sam Warburton: “Devo chiedere scusa all’Italia”
Tommy Bowe: “Andy Farrell è rimasto stupito dall’intensità della difesa dell’Italia. Ma è stato il loro attacco a sorprendermi”
“Al termine dell’incontro ho parlato con Andy Farrell e mi ha detto che è rimasto stupito dalla velocità e dall’intensità della difesa italiana”.
“Ma io, ancor più, sono rimasto sorpreso dal loro attacco. L’Irlanda ha sbagliato 27 placcaggi, 20 dei quali nel primo tempo, il che è praticamente inaudito. In campo c’era l’Irlanda, una squadra che ha fermato le migliori nazionali del mondo, che faticava a confrontarsi con la velocità e la bravura dell’Italia”.
“Di conseguenza gran parte del gioco dell’Irlanda non è stato piacevole da guardare. Mi ha ricordato il 2009, l’anno del Grand Slam, quando Ronan O’Gara è stato ammonito nel primo tempo e l’Italia ci ha messo alle strette prima che svanisse nella ripresa, permettendoci alla fine di vincere in scioltezza”.
Completando il parallelo con l’anno 2009, Bowe ha poi allargato lo sguardo al prossimo impegno dell’Irlanda: il match a Murrayfield contro la Scozia: “Dopo aver battuto l’Italia, Declan Kidney fece una serie di cambiamenti per affrontare gli incontri successivi ma, se Farrell apporterà alcune modifiche per la trasferta scozzese, il suo obiettivo sarà rimettere in campo alcuni giocatori chiave”.
“Avere di nuovo disponibili uomini del calibro di Furlong, Ringrose, Henshaw, Sexton e Gibson-Park sarà fondamentale, vista la qualità con cui la Scozia ha giocato le ultime tre partite”.
Leggi anche: Sei Nazioni 2023, l’Irlanda perde un pilone per il resto del torneo
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.