L’ala Azzurra ha detto la sua anche sui tanti punti presi dall’Italia nei primi minuti di gioco
Premiata come miglior meta della terza giornata del Sei Nazioni 2023 è stata quella marcata da Pierre Bruno. Il giocatore Azzurro ha ottimamente intercettato lo sciagurato passaggio di Bundee Aki e poi galoppato per più di metà campo per schiacciare l’ovale in mezzo ai pali. La sua meta ha contribuito a tenere l’Italia entro il break di svantaggio dall’Irlanda, almeno fino al 70′, dimostrando che gli Azzurri possono dare filo da torcere anche alle squadre più forti.
Questa consapevolezza però, come dichiarato dalla stessa ala in un’intervista ai canali della Fir, non è sufficiente: “Sono contento dei miei miglioramenti e delle prestazioni della squadra, ma lo sarei ancora di più con una vittoria”.
Leggi anche: Sei Nazioni 2023: è di Pierre Bruno la miglior meta del terzo turno. C’è un azzurro nel XV ideale di giornata
Italia, Bruno: “L’assenza di Capuozzo si sentirà, ma il piano di gioco resterà lo stesso”
Se l’Italia vuole tornare al successo deve chiaramente concedere meno punti in avvio di partita: nei primi 12 minuti ha sempre subito una meta, addirittura 2 contro l’Irlanda. A questo proposito, così ha risposto Bruno: “In tutte le partite i nostri avversari sono partiti fortissimo. Non che noi non volessimo farlo, anzi, ma il gioco che proponiamo ovviamente ha i suoi rischi, e per farlo bene dobbiamo essere precisi al 100%”.
“Penso che col passare del tempo stiamo trovando sempre più confidenza con nostro modo di giocare. Poi chiaramente rispetto agli altri anni con i nuovi arrivi, la nostra crescita e il numero di giocatori impegnati all’estero abbiamo fatto ulteriori miglioramenti, e tutto questo ci permetterà di entrare in partita in maniera più agevole”.
Leggi anche: Lamaro: è difficile instillare una cultura del rugby in Italia, ma noi possiamo lanciare un segnale
Dopo quanto fatto vedere dall’Italia, ora non mancano le aspettative per gli ultimi due turni contro Galles e Scozia: “La tensione aumenta perché mancano due partite, e non essendo arrivata ancora la vittoria chiaramente c’è un aumento della pressione. Rivedendo il match con l’Irlanda abbiamo cercato di capire come poter essere più efficaci nel punto d’incontro, e in generale dobbiamo essere più precisi, ma stiamo ricavando dei buoni spunti per sabato”.
Per le ultime due partite del Sei Nazioni 2023 l’Italia dovrà però fare a meno del suo giocatore più elusivo e fantasioso, Ange Capuozzo: “Sicuramente sentiremo la sua assenza, ma il piano di gioco resterà lo stesso. Se farò io l’estremo? Non penso, anche perché c’è Edo (Padovani, ndr) con noi. La formazione ancora non la conosciamo, ma ognuno andrà in campo per dare il meglio a prescindere dal ruolo”.
Per l’intervista completa della Fir a Pierre Bruno si rimanda a questo link
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.