L’ex-capo allenatore dell’Irlanda avrebbe lasciato la porta aperta all’idea di succedere a Foster dal 2024
In Nuova Zelanda è aperta la ricerca per trovare il prossimo tecnico degli All Blacks. La Federazione ha annunciato nei giorni scorsi che ha incominciato il processo per scegliere l’allenatore che seguirà i tre volte campioni del mondo a partire dal 2024, con focus puntato sulla Coppa del Mondo del 2027.
Ad ora una cosa sembra certa: l’attuale head coach Ian Foster non sarà riconfermato dato che è stato lui stesso, già nelle settimane precedenti, a tirarsi fuori dalla corsa. La Federazione Neozelandese sembra intenzionata ad individuare il prossimo allenatore entro 30-50 giorni; di conseguenza è già incominciato il toto-nomi.
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Nuova Zelanda, il toto-nomi per il prossimo tecnico degli All Blacks: spunta l’ipotesi Schmidt
Finora, secondo quanto riportato da The New Zealand Herald, era trapelato interesse per due profili: Scott Robertson e Jamie Joseph. Il primo, capo allenatore dei Crusaders, sembrava il grande favorito: sotto di lui il club ha raggiunto un rendimento eccezionale. D’altra parte, però, Robertson non possiede una grande esperienza internazionale, conoscenza che invece Joseph ha dati i tanti anni quale tecnico della nazionale Giapponese.
Sempre il quotidiano ha però evidenziato che, nelle ultime ore, è spuntata l’ipotesi di un terzo nome. Si tratta di Joe Schmidt, capo allenatore dell’Irlanda dal 2013 al 2019. Secondo quanto riferito dai giornali, dopo un’esitazione iniziale, l’ex-tecnico dei Verdi avrebbe “lasciato la porta aperta” a eventuali discussioni in proposito.
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Con questo nome siamo di fronte ad un allenatore di assoluta esperienza internazionale, anche per quanto riguarda la sua grande conoscenza dell’emisfero Nord. Importante è stato il suo passato prima al Leinster (un titolo Pro12 e 2 Heineken Cup) e poi con l’Irlanda (3 titoli del Sei Nazioni), prima di tornare in Nuova Zelanda ed essere inserito, dal 2021, all’interno dello staff tecnico degli All Blacks.
Un solo neo macchia la grande esperienza internazionale di Schmidt: la sua idiosincrasia con la Rugby World Cup. Nel 2015 e 2019 la sua Irlanda non è mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale della prestigiosa competizione, nell’ultimo caso sconfitti proprio dagli All Blacks.
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