Se ne parla molto negli ultimi giorni in Galles, ma i dubbi e le incertezze sono tante. L’idea, però, è davvero sul tavolo
Da una parte gli Ospreys, una delle quattro franchigie gallesi avviluppate dalle difficoltà economiche del rugby gallese.
Dall’altra gli Ealing Trailfinders, la più ricca squadra del Championship inglese a cui per due volte la Premiership ha negato la promozione per motivi legati alle dimensioni dello stadio.
In Galles si sta parlando molto negli ultimi giorni dell’idea di una fusione fra il club inglese e la franchigia di Swansea per formare una nuova squadra che disputi il prossimo United Rugby Championship mettendo a fianco l’esperienza e i titoli dei gallesi con la forte possibilità di investimenti privati della dirigenza dei Trailfinders.
Leggi anche: Manfredi Albanese dice addio al rugby di alto livello
Un’idea che, per il momento, rimane solamente tale ma che non è solo frutto della fantasia dei media che l’hanno riportata: il flanker degli Ospreys Sam Cross ne ha parlato al podcast Scrum V della BBC gallese, raccontando che ai giocatori è stato comunicato che Ealing si sarebbe offerta a più di una franchigia gallese proponendo un accordo di fusione.
Gli Ospreys, peraltro, furono al centro di una proposta di fusione anche nel 2017, quando sembrava imminente una loro unione con gli Scarlets e il passaggio da quattro a tre franchigie federali.
La prospettiva attuale, intanto, pone diversi dubbi, a partire dal maggiore o minore controllo che la WRU avrebbe sulla nuova squadra, in particolare di carattere tecnico, sulla costruzione della rosa, sui contratti e la logistica, ma anche per quanto riguarda tutti i lavoratori in questo momento legati alla franchigia gallese.
Leggi anche: URC: risultati, classifica e highlights della 15esima giornata. Il Benetton torna in corsa
“Ci sono le vite di un sacco di persone in ballo – ha detto a Scrum V Sam Cross – Persone che lavorano con noi quotidianamente: membri dello staff, personale dello stadio, personale che lavora nelle squadre del rugby di base. Non si tratta solo dei giocatori.”
“Poi ci sono i tifosi. Questo fine settimana, parlando con il club dei nostri supporters, si sentiva una cera ansia causata dalle voci di questi giorni.”
Per il momento né le parti coinvolte, né le federazioni inglese e gallese, né lo URC hanno rilasciato dichiarazioni sui rumors.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.