Alla base della scelta del consiglio societario, la difficile situazione economica
Il Calvisano non giocherà più nella massima serie nazionale. L’addio al prossimo Top 10 da parte della squadra lombarda arriva dopo che la situazione economica del club è peggiorata nel corso della stagione.
Con 7 Scudetti e 3 Coppe Italia il Calvisano è una delle squadre più vincenti del rugby italiano e nelle ultime annate è sempre rimasto al vertice delle competizioni.
Adesso però è arrivato un epilogo tanto inasapettato quanto triste. L’assemblea dei soci della società giallonera, convocata per la nomina del nuovo organo amministrativo, decaduto dopo le dimissioni nelle scorse settimane di quattro consiglieri, ha deliberato di dar corso al disimpegno sportivo.
A confermare che la prossima stagione il club ripartirà dalla squadra cadetta è il Giornale di Brescia. La squadra dunque giocherà in serie B, se la seconda formazione riuscirà a essere promossa, o in C, se le cose rimarranno come sono ora.
L’ex azzurro David Dal Maso, coach della cadetta, con ogni probabilità sarà l’allenatore dei gialloneri a prescindere dalla serie in cui giocheranno. Facile immaginare che molti dei giocatori attuali nella prossima stagione troveranno spazio in altre realtà di Top 10.
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Nel 2009 la squadra bresciana si trovò di fronte ad una situazione analoga e retrocesse volontariamente in una categoria inferiore. Anche in quel caso le difficoltà economiche furono ammortizzate dalla ripartenza in A2, campionato in cui giocava la squadra cadetta dell’epoca.
Da quel purgatorio il club riemerse rapidamente e in due stagioni arrivò a vincere lo scudetto al primo tentativo.
Lo staff guidato da Gianluca Guidi e Giampiero De Carli concluderà la sua esperienza a fine stagione, con il tecnico livornese e il suo assistente che non rimaranno a Calvisano.
«Da questo punto di vista la squadra, nel corso di questa stagione, si è battuta al massimo delle sue possibilità, onorando sempre gli impegni e tenendosi aperta fino alla scorsa settimana la possibilità di accedere ai play off”. – Ha commentato Guidi – “Mancano quattro partite alla fine e questo è il momento di fare appello agli uomini più che ai giocatori. Non possiamo tradire questo sport, in assenza di tutto il resto, ognuno dovrà contare sul rispetto verso se stesso e verso il resto della squadra, sulla lealtà reciproca e l’amor proprio».
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