Il tecnico degli Azzurri ha risposto alle domande riguardo il XV titolare e che cosa deve migliorare ancora l’Italia
La formazione dell’Italia che si prepara ad affrontare l’ultima giornata del Sei Nazioni 2023 è giunta puntuale in Scozia nel primo pomeriggio. Un ritardo nell’arrivo dei bagagli ha però rallentato le operazioni successive, costringendo l’head coach degli Azzurri Kieran Crowley ad arrivare con qualche minuto di ritardo alla classica conferenza pre-partita.
Italia, Crowley spiega le sue scelte in vista della Scozia
Incalzato dalle prime domande riguardanti le discussioni sulla conduzione arbitrale in Italia-Galles, l’allenatore neozelandese ha preferito evitare nuove questioni: “Sull’esito della partita hanno influito tanti aspetti, ma soprattutto abbiamo sbagliato molto e siamo stati imperfetti in varie nostre esecuzioni. Ora noi guardiamo avanti, alla Scozia”.
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A proposito della prossima partita, per quanto riguarda l’Italia ci sono novità importanti nel XV titolare: dall’esordio assoluto di Gesi all’ingresso dal primo minuto di Fusco, Iachizzi ed il ritorno di Riccioni. Crowley ha spiegato che due fattori principali hanno influito su queste scelte: “C’è la volontà di vedere in campo sin dal primo minuto alcuni giocatori che spesso sono entrati a match in corso: da un lato in ottica futura ma, soprattutto, per l’apporto di energia che possono dare”.
“Abbiamo bisogno di tante energie in campo per giocare un torneo così duro. Ferrari ha giocato, da titolare o dalla panchina, tutte le partite: Riccioni titolare serve anche per farlo rifiatare. Iachizzi e Fusco, tutte le volte che sono entrati, hanno dimostrato tanta energia e siamo curiosi di vedere quale può essere il loro impatto dal primo minuto”.
A proposito di Gesi e di Zuliani: “Simone è un giocatore che ha fiuto per la meta, dalla grande velocità e vogliamo vedere come esprimerà queste sue abilità in campo. Anche Manuel, infine, avrebbe avuto la possibilità di giocare titolare ma ha avuto la febbre durante la settimana. Ora sta bene ed è a disposizione della squadra”.
L’impegno che aspetta questi e gli altri Azzurri della formazione, avvisa Crowley, non è per nulla facile: “La Scozia è una squadra molto bilanciata che ha fatto un grande percorso nella costruzione della propria rosa, soprattutto in ottica Coppa del Mondo”.
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Il tecnico è convinto che le assenze di Hogg e Russell non la indeboliranno realmente: “Quella scozzese è una grande squadra con una rosa numerosa, chi giocherà al loro posto si farà trovare certamente pronto. Sono molto abili nel gioco aereo, mentre Watson e Ritchie sono giocatori temibili nei breakdown”.
Ma quello che più vorrà vedere il tecnico neozelandese in quest’ultima partita di Sei Nazioni 2023 è il miglioramento da parte dell’Italia in termini di precisione: “Bisogna essere più disciplinati ma anche, e soprattutto, più accurati palla in mano”.
Secondo Crowley la mancanza di accuratezza è causa dei molti punti subiti, spesso in avvio di partita: “Abbiamo bisogno di essere più accurati: capita che cerchiamo di segnare e prendiamo turnover. Così non solo non finalizziamo, ma offriamo anche il fianco all’avversario. Noi lavoriamo per migliorare la fase difensiva ma spesso l’errore nasce nelle fasi precedenti, quando subiamo turnover”.
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