Partenza nervosa e con molti errori per l’Irlanda, poi un rosso a Stewart spiana la strada ai verdi
DUBLINO – L’Irlanda completa il primo grande slam casalingo della propria storia battendo l’Inghilterra in un giorno che rimarrà a lungo scolpito nella memoria locale. La quinta partita della campagna, la peggiore delle cinque, ha però confermato l’ampiezza della rosa a disposizione di Farrell. I verdi hanno finito con in campo Rob Herring, Tom O’Toole, Jimmy O’Brien e Kieran Treadwell, gente che di solito non è neanche nei 23. Ha superato molte difficoltà e vinto partite giocate non bene, come questa, però non ha mai fatto dubitare di meritare un trionfo che la proietta fra le favorite della rassegna iridata.
Lo stadio risponde subito all’appello lanciato da Ferrell in settimana: il canto degli inni è a un’intensità mai sentita, in particolare Ireland’s call. L’Inghilterra parte molto meglio. L’Irlanda è contratta e imprecisa, le partenze a razzo delle altre partite del torneo sono un ricordo. I verdi compiono errori di passaggio insoliti per numero e gravità, dando fiducia all’Inghilterra col passare dei minuti. Una rimessa sbagliata dell’Irlanda dà il via all’azione che per un tenuto di Hansen porta Farrell in piazzola all’8’ per il 3-0. Al 14’ Farrell torna in piazzola per un fallo di Porter su rimessa laterale: 6-0. La prima fiammata offensiva verde viene vanificata da due errori di passaggio portando l’ovale all’esterno. I primi punti arrivano al 19’ quando Sexton va in piazzola per un fallo di Snickler: 3-6.
Un altro errore di passaggio che i bianchi calciano in profondità seguendo porta ad alcune fasi nei 22 irlandesi ma la difesa tiene, spinge Watson in rimessa laterale e libera. Dombrandt carica Sexton in ritardo a metà campo, punizione e rimessa nei 22 ma l’occasione sfuma per un in avanti sulla linea dei 22. Nel secondo quarto comunque si gioca stabilmente nella metà campo dell’Inghilterra (sarà 57% di territorio e 61 di possesso per i verdi all’intervallo).
Al 33’ improvvisamente l’Inghilterra torna quella di sette giorni fa, lasciando una voragine accanto oltre l’area di rimessa nei propri 22. Van der Flier serve all’interno Sheehan che va in meta: 10-6 con la trasformazione. Nel recupero rosso a Freddie Stewart per un spallata sulla testa di Keenan ritenuta “diretta, pericolosa e senza fattori mitiganti” nella conversazione fra arbitro e TMO. Un altro errore di passaggio nei cinque metri vanifica la possibile seconda meta irlandese. All’intervallo è 10-6 Irlanda. Gli ospiti per restare in partita hanno commesso molti falli (10, contro i 3 irlandesi) e hanno davanti il secondo tempo in un uomo in meno.
Si torna in campo con Jimmy O’Brien per Keenan, infortunio alla testa in occasione del cartellino rosso. L’Irlanda torna in avanti e Sexton chiama la folla prima di una rimessa inglese sui propri cinque metri ma la difesa ospite libera con calma. L’inghilterra domina una mischia sui 30 metri centrali e Farrell va in piazzola al 51’ riportando i bianchi a -1, 10-9. L’Irlanda continua a lanciare malissimo le rimesse regalando palloni e mischie all’Inghilterra. Per quel che si vede in campo sembra che i verdi siano uno in meno. Ancora una mischia con fallo irlandese ma la difesa verde regge il contrattacco. Col passare dei minuti però l’Inghilterra soffre lo sforzo fisico di reggere la pressione con un uomo in meno.
Su un calcio in avanti verso destra di Sexton Hansen è velocissimo a mettere pressione su Watson, placcandolo in area di meta. Dalla mischia successiva Henshaw segna la seconda meta irlandese al 63’. Sexton trasforma per il 17-9 sul quale l’Aviva Stadium respira, dopo aver temuto a lungo il peggio. Anche la squadra respira, allenta la tensione e dà il via alla festa con la seconda meta di Sheehan nell’angolo destro su azione da rimessa letarale. Sexton trasforma dalla linea laterale per il 24-9.
A quel punto viene fuori l’orgoglio inglese, azione su rimessa laterale e meta di Jamie George. Subito dopo lunghissima standing ovation di tutto lo stadio, compresa la panchina inglese, per Sexton che esce a causa di un infortunio. A giudicare da come scuote la testa il 10 irlandese, non sembra una cosa da poco. Willis si prende un giallo stupidissimo perché solleva pericolosamente Byrne, oltretutto a gioco fermo. Sulla rimessa seguente va in meta anche Rob Herring. Poi è solo festa.
Irlanda: 15. Hugo Keenan, 14. Mack Hansen, 13. Robbie Henshaw , 12. Bundee Aki, 11. James Lowe, 10. Johnny Sexton, 9. Jamison Gibson Park, 8. Caelan Doris, 7. Josh van der Flier, 6. Peter O’Mahony, 5. James Ryan,. Ryan Baird, 3. Tadhg Furlong, 2. Dan Sheehan , 1. Andrew Porter.
A disposizione: 16. Rob Herring, 17. Cian Healy, 18. Tom O’Toole, 19. Kieran Treadwell, 20. Jack Conan, 21. Conor Murray, 22. Ross Byrne, 23. Jimmy O’Brien.
Marcatori Irlanda:
Mete: Dan Sheehan (34′, 69′), Robbie Henshaw (62′), Rob Herring (67′)
Trasformazioni: Johnny Sexton (35′, 63′, 70′)
Punizioni: Johnny Sexton (19′)
Inghilterra: 15. Freddie Steward, 14. Anthony Watson, 13. Henry Slade, 12. Manu Tuilagi, 11. Henry Arundell, 10. Owen Farrell (C), 9. Jack van Poortvliet, 8. Alex Dombrandt, 7. Jack Willis, 6. Lewis Ludlam, 5. David Ribbans, 4. Maro Itoje, 3. Kyle Sinckler, 2. Jamie George, 1. Ellis Genge.
A disposizione: 16. Jack Walker, 17. Mako Vunipola, 18. Dan Cole, 19. Nick Isiekwe, 20. Ben Curry, 21. Alex Mitchell, 22. Marcus Smith, 23. Joe Marchant.
Marcatori Inghilterra:
Mete: Jamie George (73′)
Trasformazioni: Owen Farrell (74′)
Punizioni: Owen Farrell (8′, 15′, 51′)
Damiano Vezzosi
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