Azzurri a un metro dalla vittoria al 78′, poi Kinghorn fa esplodere Murrayfield con una meta da 100 metri
Finisce nel modo più amaro la partita tra Scozia e Italia, ultima del Sei Nazioni 2023 per gli Azzurri.
Il sogno di espugnare Murrayfield dopo 7 anni si infrange contro il muro di cardi eretto sulla propria linea di meta: al 78′ l’Italia ha il pallone per vincere l’incontro, rimesso in piedi nel finale, ma un in-avanti dentro i 5 metri avversari fa perdere l’occasione di segnare e la Scozia chiude facendo esplodere Murrayfield, con una meta di Blair Kinghorn iniziata dall’ultima mischia del match.
Partita che si era messa in salita per gli Azzurri dopo un primo tempo in cui la Scozia ha totalmente dominato possesso e territorio. Dopo una partenza buona (0-3 di Allan, occasione da meta fallita per un passaggio sbagliato di Garbisi a Bruno), gli Azzurri si sono trovati asserragliati nei propri 22 metri per il resto della prima frazione.
Al 12′ Bruno non si fida della difesa interna, si fa fissare dalla corsa curva di Huw Jones e van der Merwe segna la prima meta dell’incontro in acrobazia per il 5-3. Gli Azzurri mettono il naso nell’altra metà campo e Allan può mettere tra i pali il 5-6, ma nei 14 minuti successivi l’Italia dovrà solo difendere con le unghie e con i denti.
La difesa azzurra dà tutto e cede soltanto quando Riccioni va nel sin bin per quattro falli consecutivi della prima linea italiana al 28′. Sugli sviluppi della mischia successiva Kinghorn sfugge al placcaggio di Fusco e segna per il 12-6 con cui poi si chiuderà la prima frazione.
Nella ripresa l’Italia perde il primo possesso appena fuori dai propri 22, Lamaro prende un calcio di punizione contro in ruck e Blair Kinghorn punisce di nuovo, dopo tante fasi di difesa disperata.
La fase centrale dell’incontro è interlocutoria. La Scozia pensa forse di avere la vittoria già in tasca, la gara si sopisce, ma l’Italia ha ancora benzina. Lo dimostra Garbisi, che all’ora di gioco inventa un bel grubber per Allan e lo manda in meta, poi poco dopo mette tra i pali il piazzato del -5: partita riaperta.
L’Italia assalta la Scozia: Zuliani ruba un pallone prelibato a 5 metri dalla linea avversaria, ma poi è sfortunato nel passaggio da terra, sul quale si avventa rapido Ali Price.
Gli Azzurri si rovesciano in attacco negli ultimi 5 minuti. Il drive da rimessa laterale viene fermato da un sacking scozzese e l’Italia, sugli sviluppi, arriva vicino alla linea ma non riesce a superarla. Nelle concitati fasi finali la Scozia commette tre falli nei propri 5 metri, viene richiamata dall’arbitro e l’Italia gioca ogni calcio di punizione con un tocco rapido. I pick and go vengono brillantemente arginati dal pack di casa, con Sam Skinner decisivo nell’ultimo, decisivo placcaggio che fa perdere l’ovale ad un avanti azzurro.
Quando si gioca l’ultima mischia scatta l’ottantesimo. La Scozia non butta fuori il pallone, gioca un brillante possesso dalla piattaforma ordinata e van der Merwe libera le gambe in campo aperto, prima di servire a Kinghorn il pallone per la tripletta che consacra ad eroe di giornata il numero 10 dei padroni di casa.
Murrayfield gioisce, la Scozia conquista con l’ultimo pallone il punto di bonus offensivo, togliendo al contempo quello difensivo all’Italia, e a meno di sorprese clamorose a Dublino quella sporca, ultima e bellissima meta varrà anche il terzo posto al Sei Nazioni per la Scozia. L’Italia, invece, si deve di nuovo accontentare dell’ultimo, con cinque sconfitte in cinque partite.
Scozia: 15. Ollie Smith; 14. Kyle Steyn, 13. Huw Jones, 12. Sione Tuipulotu, 11. Duhan van der Merwe; 10. Blair Kinghorn, 9. Ben White; 8 Jack Dempsey, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie (C); 5 Jonny Gray, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16. Ewan Ashman, 17. Rory Sutherland, 18. WP Nel, 19. Scott Cummings, 20. Matt Fagerson, 21. Ali Price, 22. Ben Healy, 23. Cameron Redpath
Marcatori Scozia
Mete: van der Merwe (12), Kinghorn (29, 43, 80)
Trasformazioni: Kinghorn (29, 43)
Calci di punizione:
Italia: 15. Tommaso Allan, 14. Pierre Bruno, 13. Juan Ignacio Brex, 12. Tommaso Menoncello, 11. Simone Gesi, 10. Paolo Garbisi, 9. Alessandro Fusco, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16. Marco Manfredi, 17. Federico Zani, 18. Pietro Ceccarelli, 19. Niccolo Cannone, 20. Giovanni Pettinelli, 21. Manuel Zuliani, 22. Alessandro Garbisi, 23. Luca Morisi
Marcatori Italia
Mete: Allan (62)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Allan (7, 15), Garbisi (66)
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