A Edimburgo si gioca per concludere il torneo con un acuto finale
Scozia e Italia sono due squadre in cerca di riscatto. La quarta giornata del Sei Nazioni 2023 è finita nel modo peggiore per entrambe: gli uomini di Townsend hanno abbandonato le residue speranze di vittoria finale e gli Azzurri si sono avvicinati sensibilmente al chiucchiaio di legno.
Nonostante le recenti delusioni è indubbio che il torneo sia stato animato anche dalle loro prestazioni, con l’Italia che ha cambiato marcia rispetto al recente passato e la Scozia che non è mai stata dominata, anche quando sconfitta.
Con queste premesse è logico attendersi un match movimentato, dove gli scozzesi forse partono favoriti, ma che saranno obbligati a fare molta attenzione alle qualità della formazione guidata da Kieran Crowley.
La sfida fra Italia e Galles ha messo a nudo molti errori in fase di finalizzazione da parte degli Azzurri, e al contempo ha evidenziato una capacità di produrre situazioni di attacco che ormai può essere considerata una costante della nazionale italiana.
Gli errori di handling registrati nel corso delle quattro partite giocate sono 62, il numero più alto fra le 6 squadre. Un dato che fornisce anche la direzione da seguire per Lamaro e compagni, cioè quella della maggior accuratezza.
Uno dei temi tecnici più importanti riguarda la difesa. La Scozia contro l’Irlanda ha mancato solo 10 placcaggi e ha la percentuale di placcaggi sbagliati più bassa del torneo.
L’Italia ha mostrato segnali incoraggianti sul piano difensivo generale, è riuscita in più occasioni a contrastare i multifase elaborati delle avversarie, ma ha anche concesso un numero molto alto di mete scaturite da errori venali.
Ancora una volta la tenuta fisica e mentale del primo quarto di gara potrebbe fare la differenza. La Scozia è una squadra abituata a esplorare frequentemente la larghezza del campo, a suo agio quando gioca su ritmi frenetici. L’Italia invece vuole cercare di rimanere sugli stessi parametri di intensità e limitare al massimo le cosiddette “false partenze” che hanno condizionato inesorabilmente il suo Sei Nazioni.
Le squadre a confronto
Sul lato dei dark blues mancheranno due punti di riferimento importanti come Stuart Hogg e Finn Russell, fermati da lievi infortuni e rientrati al club di appartenenza.
Trovano spazio nella formazione titolare sia Ollie Smith in posizione di estremo che Blair Kinghorn a mediano di apertura, due profili che hanno un’impostazione tattica diversa rispetti ai più celebri compagni. Sopratutto Kinghorn è un giocatore meno creativo di Russell, ma non per questo pecca in fase di distribuzione.
I cambi forzati non tolgono troppa pericolosità all’attacco scozzese che potrà contare ancora una volta sulla formidabile coppia di centri formata da Sione Tuipulotu e Huw Jones, dove il secondo è il miglior marcatore di mete del torneo e può essere considerato a tutti gli effetti uno dei giocatori in lizza per la palma di MVP dell’edizione 2023.
Richie Gray non ha recuperato dall’infortunio patito con l’Irlanda e viene sostituito da Sam Skinner, titolare per la prima volta nel 2023. Hamish Watson è preferito a Matt Fagerson in terza linea, con il capitano Jamie Ritchie che mantiene la maglia da titolare insieme al n.8 Jack Dempsey.
L’ex nazionale irlandese Under-20 Ben Healy parte dalla panchina e potrebbe conquistare il primo cap. Insieme a lui si rivedono tra i 23 Rory Sutherland, Wp Nel, Ewan Ashman e Cameron Redpath.
Curioso il dato sui 23 scozzesi convocati per giocare contro l’Italia. Tredici giocatori, tra cui 8 del XV titolare, sono nati all’estero e canteranno l’inno della loro nazione adottiva.
Gli Azzurri arrivano a Murrayfield con 4 cambi. L’ala delle Zebre Simone Gesi, giocatore dallo spiccato fiuto per la meta fa il suo esordio al posto di Edoardo Padovani, mentre Alessandro Fusco trova spazio in mediana al posto di Stephen Varney e potrà mostrare dal primo minuto quella intraprendenza evidenziata fino ad oggi come impact player.
il seconda linea Edoardo Iachizzi, progressivamente sempre più impattante nel gioco italiano, parte per la prima volta titolare in nazionale al posto di Niccolo Cannone, Marco Riccioni infine sostituisce Simone Ferrari in prima linea con Pietro Ceccarelli pronto a dare il suo contributo a partita in corso.
Alessandro Garbisi inizialmente in panchina, potrebbe fare la sua prima apparizione nel Sei Nazioni insieme al fratello Paolo.
Leggi anche: Italia, Michele Lamaro verso la Scozia: “La migliore versione di noi stessi per una grandissima partita”
I precedenti
Gli highlanders sono in netto vantaggio nel computo totale, con 16 vittorie su 23 partite giocate nel Sei Nazioni. Un anno fa a Roma la Scozia ha vinto per 33 a 22. L’ultimo successo degli Azzurri a Murrayfield risale al 2015. La Scozia è anche la squadra che l’Italia ha battuto più volte di tutte le altre. Sette successi, a partire dal celebre 34 a 20 del 5 febbraio 2000. La Scozia ha vinto contro l’Italia nelle ultime 7 partite del Sei Nazioni, la striscia vincente migliore degli scozzesi rispetto a qualsiasi altra nazionale del torneo.
Le formazioni
Scozia: 15. Ollie Smith; 14. Kyle Steyn, 13. Huw Jones, 12. Sione Tuipulotu, 11. Duhan van der Merwe; 10. Blair Kinghorn, 9. Ben White; 8 Jack Dempsey, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie (C); 5 Jonny Gray, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16. Ewan Ashman, 17. Rory Sutherland, 18. WP Nel, 19. Scott Cummings, 20. Matt Fagerson, 21. Ali Price, 22. Ben Healy, 23. Cameron Redpath
Italia: 15. Tommaso Allan, 14. Pierre Bruno, 13. Juan Ignacio Brex, 12. Tommaso Menoncello, 11. Simone Gesi, 10. Paolo Garbisi, 9. Alessandro Fusco, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16. Marco Manfredi, 17. Federico Zani, 18. Pietro Ceccarelli, 19. Niccolo Cannone, 20. Giovanni Pettinelli, 21. Manuel Zuliani, 22. Alessandro Garbisi, 23. Luca Morisi
Arbitra l’incontro Angus Gardner (Australia) coadiuvato dagli assistenti Matthew Carley (England) e Craig Evans (Wales), al TMO: Brett Cronan (Australia).
La partita sarà trasmessa alle ore 13:30, con diretta Tv su TV8 (in chiaro) e Sky Sport Uno, streaming su NOW, SkyGo e tv8.it.
Valerio Bardi
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.