Il XV ideale del Sei Nazioni 2023 secondo OnRugby

Formazione dominata dai giocatori irlandesi che hanno conquistato il Grande Slam

Il XV ideale del Sei Nazioni 2023 per OnRugby – ph. Sebastiano Pessina

Secondo la redazione di OnRugby l’Irlanda merita sei delle quindici maglie da titolare nel XV ideale del Sei Nazioni 2023.

Nelle nostre stanze virtuali, dove si è animato il dibattito sulle scelte da compiere, c’è stato comune accordo su quelli che sono stati gli indiscussi protagonisti del Torneo: Antoine Dupont, Gael Fickou, Caelan Doris, Josh van der Flier, Uini Atonio e Dan Sheehan sono stati citati all’unanimità come meritevoli di un posto nella squadra dei migliori giocatori dell’edizione di quest’anno.

Ecco, posizione per posizione, tutte le scelte compiute.

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Il XV ideale del Sei Nazioni 2023 per OnRugby

15 Thomas Ramos – Francia
Il numero 15 del Tolosa si è preso la maglia della nazionale francese lasciata vacante dall’infortunato Jaminet e non l’ha più lasciata, giocando un Torneo di grande consistenza e chiudendo come miglior marcatore a quota 84 punti segnati.

14 Mack Hansen – Irlanda
Candidato al premio di Player of the Championship, marcatore di 3 mete, Hansen si è dimostrato il coltellino svizzero del triangolo allargato irlandese, tra assist, palloni recuperati e contrattacchi mozzafiato. Merita una menzione Duhan van der Merwe, che ha battuto il precedente record di difensori battuti in una sola edizione del Sei Nazioni con 35.

13 Gael Fickou – Francia
Carisma, classe e spirito di sacrificio: Fickou è l’incarnazione di queste caratteristiche in un solo giocatore. Il leader della difesa francese ha saputo mettersi in mostra anche sul lato offensivo nelle ultime gare del Torneo: oltre ad essere il trequarti con il più alto numero di placcaggi fatti (67) della competizione, è anche il centro che ha battuto più difensori (18).

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12 Sione Tuipulotu – Scozia
Se la Scozia può permettersi di non aver bisogno di chiedere gli straordinari a Finn Russell e Stuart Hogg, come accaduto per molto tempo, è merito anche di questo centro nato in Australia 26 anni fa da padre tongano e madre italo-scozzese. La sua combinazione con Huw Jones è stata una delle cose più affascinanti da vedere all’opera nel Sei Nazioni.

11 James Lowe – Irlanda
L’ala dell’Irlanda ha chiuso il Torneo con 10 linebreaks, 3 mete e 2 assist. Un bottino prezioso, a cui aggiungere l’importanza del suo piede sinistro nello scacchiere tattico della squadra vincitrice.

10 Finn Russell – Scozia
Il XV del Cardo gli ha tolto l’incombenza di dover risolvere le partite da solo e lui sembra giovarne, potendo quindi attendere il momento giusto della gara per piazzare quelle esecuzioni e quelle letture che da sempre gli permettono di vivisezionare chirurgicamente le difese avversarie.

9 Antoine Dupont – Francia
Il suo stare su un altro pianeta è riassunto dall’assist per la prima meta di Penaud nell’ultima gara contro il Galles del Sei Nazioni 2023. Ntamack buca la difesa, Dupont è in sostegno, incrocia la corsa con il compagno, continua a lavorare per mettersi a sua disposizione, riceve e, nel traffico, spara un passaggio di 35 metri perfettamente nelle mani della sua ala. Abbagliante.

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8 Caelan Doris – Irlanda
Il Sei Nazioni 2023 è la definitiva consacrazione di questo giocatore, assurto alle posizioni apicali nel suo ruolo. Affamato di lavoro, è fra i primi cinque giocatori di mischia del Torneo per palloni portati, metri guadagnati e interventi in ruck, dove ha peraltro vinto il più alto numero di turnover.

7 Josh van der Flier – Irlanda
Ha saputo dimostrare di aver meritato il premio come miglior giocatore dell’anno al termine del 2022, continuando nella sua parabola di esplosiva, energica eccellenza.

6 Seb Negri – Italia
Su Doris e van der Flier la redazione non ha avuto dubbi, mentre sull’ultimo flanker da selezionare ci si è parimenti divisi tra Negri e Charles Ollivon. Sebbene il francese sia tornato ad essere il giocatore sensazionale che era prima dell’infortunio al ginocchio, è l’Azzurro a prendersi la maglia numero 6. Un po’ perché è più appropriata al giocatore, un vero e proprio blindside flanker, un po’ per il suo ottimo Torneo nel ruolo di ariete che è stato vitale per il gioco dell’Italia.

5 James Ryan – Irlanda
Il seconda linea dell’Irlanda, anche capitano in una partita, ha raggiunto un nuovo livello: giocatore da sempre inesauribile per mole di lavoro, ci ha aggiunto una rinnovata mobilità e fiducia nei propri mezzi, diventando anche un grande guastatore in rimessa laterale. Ne ha rubate 5 in altrettante partite, laddove nessun altro ne ha rubate più di 2.

4 Thibaud Flament – Francia
Si è scritto molto di questo eclettico giocatore: ruvido eppure dotato di gran classe, rapido eppure massiccio. In questo Sei Nazioni si è affermato come uno dei migliori giocatori al mondo nel ruolo, pur avendo ancora dei margini di miglioramento.

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3 Uini Atonio – Francia
A un certo punto della sua carriera, Atonio veniva descritto più come un fenomeno da baraccone che come un degno giocatore di rugby. Da due anni a questa parte sta costringendo tutti i detrattori a rimangiarsi le proprie parole: oggi è il titolare indiscusso a destra di uno dei pacchetti di mischia più forti del mondo e al contempo dotati della maggiore profondità, segno ulteriore della sua qualità.

2 Dan Sheehan – Irlanda
Scelta quasi obbligata per il miglior tallonatore del Sei Nazioni. Secondo dati Opta, Sheehan è stato l’unico tallonatore a fare dei linebreaks nel Torneo di quest’anno, ottenendone 5. In più ha battuto 11 difensori, ovvero quanti ne hanno battuti tutti gli altri tallonatori della competizione messi assieme. Il tutto giocando appena 183 minuti.

1 Pierre Schoeman – Scozia
Ogni volta che ha preso il pallone, Murrayfield è esplosa in un breve boato. La Scozia lo utilizza molto come portatore, consentendo al pilone sinistro di avere una visibilità che altre prime linee non hanno. Un merito che si è conquistato grazie alle sue grandi qualità.

Il XV ideale del Sei Nazioni 2023 – le scelte della redazione

Valerio Bardi: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Sione Tuipulotu, 11 James Lowe, 10 Finn Russell, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Charles Ollivon, 5 Ollie Chessum, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Dan Sheehan, 1 Pierre Schoeman

Lorenzo Calamai: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Huw Jones, 12 Gael Fickou, 11 James Lowe, 10 Jonathan Sexton, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Charles Ollivon, 5 James Ryan, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter

Michele Cassano: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Sione Tuipulotu, 11 Mack Hansen, 10 Finn Russell, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Seb Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Dan Sheehan, 1 Danilo Fischetti

Pietro Lagorio: 15 Thomas Ramos, 14 Duhan van der Merwe, 13 Gael Fickou, 12 Sione Tuipulotu, 11 James Lowe, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Charles Ollivon, 5 James Ryan, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Dan Sheehan, 1 Pierre Schoeman

Francesco Palma: 15 Thomas Ramos, 14 Duhan van der Merwe, 13 Gael Fickou, 12 Sione Tuipulotu, 11 Mack Hansen, 10 Finn Russell, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Seb Negri, 5 Federico Ruzza, 4 James Ryan, 3 Uini Atonio, 2 Dan Sheehan, 1 Pierre Schoeman

Matteo Salmoiraghi: 15 Thomas Ramos, 14 Duhan van der Merwe, 12 Gael Fickou, 12 Sione Tuipulotu, 11 Mack Hansen, 10 Finn Russell, 9 Antoine Dupont, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Seb Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter

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