L’allenatore delle Azzurre è alla prima assoluta nel Torneo e vuole tenere alta l’asticella
La sfida di Parma che si giocherà domenica 26 marzo fra l’Italia e la Francia aprirà ufficialmente il Sei Nazioni femminile 2023 delle italiane.
Le Azzurre sono chiamate ad aprire un nuovo ciclo, con Giovanni Raineri alla loro guida, nominato head coach nel dicembre scorso.
Il responsabile tecnico della nazionale femminile ha iniziato al meglio la sua avventura: vittoria nel test non ufficiale contro la Spagna a Barcellona e un’iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni.
Intervistato sui canali ufficiali della FIR ha illustrato le sue idee su come avviare il nuovo percorso dell’Italia, dopo anni di grandi soddisfazioni.
“Il gruppo mi ha fatto una bellissima impressione. Questa per me è la prima esperienza nel rugby femminile, ho trovato un mondo molto diverso da quello al quale ero abituato: parliamo di ragazze fantastiche che oltre ad allenarsi devono studiare, lavorare e in alcuni casi entrambe le cose contemporaneamente. Riescono ad incastrare il tutto e a mettersi a disposizione della squadra in tutti i modi. È qualcosa di unico ed è bello far parte di un gruppo così. Ovviamente bisogna continuare a lavorare e a sviluppare questo movimento, e la Fir ha accettato la sfida: lo scorso weekend abbiamo fatto una grande cosa, organizzando contemporaneamente i raduni delle selezioni femminili, la seniores, l’under 18 e la Seven, nei vari centri di allenamento”.
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Sul piano tecnico Raineri ha intrapreso un percorso a lungo raggio. La gestione decennale di Andrea Di Giandomenico ha portato risultati storici e una confidenza nel gioco riconosciuta a livello internazionale. Adesso la squadra sta cambiando pelle ed è pronta per un nuovo inizio.
“La cosa più importante sarà amalgamare un gruppo nuovo e dargli un’identità, essendoci tante giocatrici che hanno fatto parte della Nazionale negli ultimi anni ma anche tante nuove arrivate che si stanno inserendo. Il processo di sviluppo del nostro gioco avverrà man mano che giocheremo le partite, basandoci anche sulle caratteristiche degli avversari. Il percorso è appena iniziato e sarà anche per me un modo di crescere e sviluppare idee in base a ciò che vedremo in queste partite”.
Parlando di obiettivi sul Torneo alle porte invece l’allenatore punta in alto, ma non dimentica il focus sulle prestazioni.
“Chiaramente giocheremo ogni partita per vincere, poi al fischio finale faremo le nostre valutazioni sulla prestazione. Questo è l’inizio di un nuovo percorso, che segue un ciclo durante il quale sono stati ottenuti grandissimi risultati, ma anche in quel caso c’è stato bisogno di tempo. La sfida è proprio questa: migliorarci sempre di più, giorno dopo giorno. Il passato è stato costruito in tanti anni, mentre il nostro è un viaggio che è appena iniziato, e siamo fieri e orgogliosi di continuare questo percorso. Dobbiamo rimanere sereni e cercare di alzare il livello sempre di più”.
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