L’identikit della squadra che sabato a Monigo si gioca un bel pezzo di stagione, proprio come i biancoverdi
Una squadra strana, questi Lions che arrivano sabato pomeriggio a Treviso per giocarsi le residue speranze di accesso ai playoff contro il Benetton, che aspira allo stesso obiettivo da una posizione leggermente migliore.
Tra le quattro franchigie sudafricane dello URC, è quella designata ad essere maggiormente di sviluppo, ma nella prima fase della stagione aveva saputo sorprendere con un gioco entusiasmante e un primo tour in Europa con 3 vittorie su 4 partite, finendo nell’unica sconfitta ad appena due punti da Ulster nel 39-37 di Belfast.
Poi con l’andare avanti della stagione, i bollenti spiriti si sono placati. Un calo di forma di alcuni dei migliori, qualche infortunio e un generale ridimensionamento hanno fatto sì che dopo le 4 vittorie nelle prime 6 della stagione la squadra biancorossa abbia raccolto solo altre 3 vittorie nelle successive 9 giornate.
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Due, però, sono arrivate negli ultimi due turni di United Rugby Championship. A farne le spese i compaesani Bulls e i Glasgow Warriors, depauperati per l’occasione dei giocatori internazionali nel recupero del 25 febbraio scorso.
In classifica sono undicesimi, a sei punti dall’ottavo posto. Quella di Treviso è senza mezzi termini l’ultima spiaggia. Mancheranno due dei giovani più promettenti della squadra, Henco van Wyk e Jordan Hendrikse, rispettivamente secondo centro e apertura.
Attenzione comunque ad alcuni talenti di grande livello: Emmanuel Tshituka è un freak atletico che sa essere dovunque, Francke Horn un ball carrier e un grande cacciatore di palloni, Edwill van der Merwe un attaccante elettrico e imprendibile.
Andries Coetzee, l’ex della partita, partirà dalla panchina.
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Per il Benetton si tratta di una formazione decisamente abbordabile, ma che non va sottovalutata, perché ha una grande unità e una forte identità tecnica che permettono al collettivo di salire ad un livello superiore alla somma delle sue parti. Questa è una squadra che sa giocare a rugby, che dovrà essere affrontata con pazienza e risolutezza, con la consapevolezza che gli ultimi 15/20 minuti sono quelli dove la maggiore qualità della franchigia italiana può fare la differenza.
Lions: 15 Quan Horn, 14 Rabz Maxwane, 13 Manuel Rass, 12 Marius Louw (C), 11 Edwill van der Merwe, 10 Gianni Lombard, 9 Sanele Nohamba, 8 Francke Horn, 7 Ruan Venter, 6 Emmanuel Tshituka, 5 Ruben Schoeman, 4 Willem Alberts, 3 Asenathi Ntlabakanye, 2 PJ Botha, 1 JP Smith
A disposizione: 16 Morne Brandon, 17 Rhynardt Rijnsburger, 18 Ruan Dreyer, 19 Reinhard Nothnagel, 20 Travis Gordon, 21 Morne van den Berg, 22 Rynhardt Jonker, 23 Andries Coetzee
Lorenzo Calamai
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