Match della verità per il XV di Treviso
Prosegue il tour de force dei trevigiani con un match che può segnare l’intera stagione: quello che si giocherà sabato alle 16:00 a Monigo tra Benetton Rugby e Connacht. A commentare lo stato di forma dei biancoverdi, reduci dalla cocente sconfitta contro i Lions in URC, ci ha pensato Marcus Watson, l’ala 31enne inglese, ex Wasps, al primo anno a Treviso, che così ha parlato ai microfoni di BenTV, cercando di mantenere alto il morale.
Benetton Rugby: Marcus Watson dice la sua in vista dell’ottavo di Challenge Cup
Watson ha voluto subito rimarcare l’importanza della gara a eliminazione diretta: “È una partita da dentro o fuori, l’approccio è diverso chiaramente. Però non dobbiamo cambiare il nostro modo di giocare, rimanendo sempre noi stessi. Abbiamo giocato contro Connacht in URC e ciò ci ha aiutato nel preparare la gara. A Galway abbiamo perso giocando una buona partita, speriamo oggi l’esito sia diverso”
E a tal proposito ha aggiunto: “Si tratta di una gara secca, è un altro tipo di competizione. Allo stesso tempo devi trattare la partita senza stravolgerla, rispettando il piano gara. Serve mantenere un livello emotivo stabile, senza condizionamenti dovuti ai singoli episodi. Nei momenti difficili cercherò di aiutare i giocatori più giovani grazie alla mia esperienza. Non solo io, ma tutti i miei compagni più esperti”.
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Poi è tornato ancora alle partite già disputate contro gli irlandesi: “L’ultima volta in campionato con Connacht è stato frustrante, una partita molto tirata. Poteva andare in un altro modo, loro fecero la differenza negli ultimi dieci minuti. Dobbiamo concentrarci sulla fisicità, perché loro hanno un gioco molto diretto”.
E ha ribadito che: “Connacht è squadra molto intensa a cui piace muovere l’ovale. L’aspetto in cui non dobbiamo mancare è la fisicità, tutti e 15 in campo. Poi con la palla in mano possiamo essere pericolosi e dobbiamo essere concreti“.
Per concludere infine con una valutazione positiva della propria stagione finora: “Sono molto contento di questi mesi a Treviso, mi trovo totalmente a mio agio. Inoltre giocare con volti familiari come Jacob Umaga e Matteo Minozzi mi aiuta ancor di più. Più posso fare per dare una mano alla squadra, più posso divertirmi in questa esperienza”.
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