Non si nascondono Giovanni Raineri e la Capitana delle Azzurre in vista del secondo turno del torneo.
Nella conferenza stampa della vigilia del difficilissimo secondo match del Sei Nazioni, non le mandano di certo a dire coach Giovanni Raineri e soprattutto la Capitana delle Azzurre, Elisa Giordano. Anche se, come esordisce l’allenatore di Colleferro: “Siamo consapevoli di affrontare una della squadre più forti al mondo, scenderemo in campo con la massima concentrazione, consapevoli che sarà un partita estremamente dura, ma questo è il rugby.”
Sei Nazioni Femminile 2023: Elisa Giordano: “Il mio obiettivo, prima o poi, è battere l’Inghilterra.”
Rispetto ma nessuna paura quindi, e prosegue: “La partita ce la giocheremo fino all’ultimo minuto, daremo il massimo, sappiamo che sono estremamente fisiche, quindi dovremo testare il nostro livello difensivo e cogliere le occasioni in attacco, ma di certo ce la giocheremo dall’inizio alla fine.”
Interviene la Giordano, che ripensando alla gara contro la Francia della scorsa settimana dice: “Vorrei rivedere l’attitudine dimostrata in campo, la stessa mentalità e la voglia di batterci, mentre eviterei di ripetere gli errori commessi individualmente e sistemerei le fasi di conquista, i punti chiave nelle partite contro le inglesi per non stare in difesa 80 minuti, visto che non reggeremmo con avversarie di questo calibro.” Di certo all’esperta Elisa Giordano non manca la consapevolezza che “metterle in difficoltà sarà complicato, dovremo tenere più possibile palla e cercare di sporcare e rallentare il loro gioco.”
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Riguardo ai cambi in formazione Nanni Raineri rivela che Alyssa D’Incà soffre di un piccolo problema muscolare per cui rimane a riposo mentre Fedrighi lascia spazio a Tounesi per un normale avvicendamento tecnico; sono un po’ più seri invece i problemi di Silvia Turani che riporta un problema a una mano che potrebbe tenerla fuori anche dal match contro l’Irlanda.
Sollecitato sullo scarso gioco al piede messo in mostra dalle Azzurre contro la Francia, Raineri risponde: “Prima di pensare alle exit strategy, bisogna concentrarsi sulla conquista dell’ovale, poi al piede cercheremo di mettere la palla nella metà campo avversaria nel miglior modo possibile. Ma il nostro focus è sull’avere il possesso del pallone.”
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Poi pensando all’Inghilterra Raineri deve ammettere che “c’è un divario innegabile ad oggi, anche negli anni passati, le abbiamo sofferte, ma non dimentichiamoci che sono un avversario molto valido, hanno molte tesserate, rappresentano il movimento più professionale al mondo, in crescita esponenziale. È una squadra a cui è difficile stare dietro.”
La numero 8, poi, dice la sua sulle inglesi: “Hanno un gioco molto adatto alle loro caratteristiche, al punto che è difficile prendere spunto dal loro stile e adattarlo a noi Azzurre.” E ricorda con piacere la partita di Ivrea del febbraio 2016, in cui sembrò possibile l’impresa per l’Italia allora allenata da Di Giandomenico, anche se poi il risultato finale fu 24 a 33 per l’Inghilterra.
Poi Giordano aggiunge con schiettezza: “Non nascondo che il mio obiettivo, prima o poi nella vita, è battere le inglesi, né posso nascondere che la loro sia una squadra che soffriamo particolarmente.” E ci tiene a sottolineare: “Noi facciamo sempre tutto il possibile in campo e fuori e voglio ribadire che, come si può vedere dalle nostre partite, ci impegniamo al massimo perché i risultati finali rispecchino quello che siamo.”
A conclusione della conferenza Raineri lascia un pensiero su quanto visto nel primo turno del torneo: “Ho notato un rugby molto fisico vedendo le altre partite, per tutti gli 80 minuti, con protagoniste che giocano semplice ma con grande intensità.” E più in particolare riguardo a Irlanda e Galles: “L’Irlanda con il seven in concomitanza ha molte giocatrici indisponibili ma è una nazionale comunque molto forte mentre il Galles mi ha impressionato per forza fisica e dinamismo, sono molto cresciute.”
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