Sei Nazioni Femminile 2023: troppa Inghilterra per l’Italia, Azzurre battute 68-5

Non c’è storia tra le ragazze di Raineri e le inglesi, favorite per la vittoria finale del torneo.

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Sei Nazioni Femminile 2023: troppa Inghilterra per l’Italia, Azzurre battute 68-5 – Michela Sillari ph. Luca Sighinolfi

Match impossibile per le Azzurre, che soprattutto nel secondo tempo sono sembrate spaesate a dispetto delle fortissime avversarie di oggi. Il primo tempo era partito comunque sulla falsariga della gara giocata al primo turno contro la Francia, con l’Italia che mostrava solo a tratti il buon rugby di cui è capace, faticando al piede e nelle fasi di conquista, e commettendo qualche in avanti di troppo nella gestione dell’ovale; forse anche per la pressione di dover sempre trovare la giocata giusta alla mano per tradurre in punti la tanta fatica fatta in campo. Le inglesi invece per tutta la partita si sono dimostrate coi fatti ancora di un altro livello, in alcune fasi il divario fisico e tecnico è stato impressionante, soprattutto nel secondo tempo in cui hanno annichilito le giocatrici di Raineri.

Comincia male la partita per l’Italia, dopo un brutto in avanti nei propri 22 di Madia, dallo sviluppo della mischia chiusa favorevole alle inglesi, al terzo minuto di gioco c’è già la prima marcatura pesante con Breach che schiaccia in meta dopo una bella azione corale in multi-fasi, centra la trasformazione Aitchison.

C’è subito la reazione delle Azzurre che non demordono, Tounesi va in meta al 5′ guidando una maul organizzata alla perfezione dopo una touche sui 5 metri delle inglesi sugli sviluppi di un calcio di punizione preso per velo volontario, Sillari non trasforma purtroppo e lascia il punteggio a favore delle padrone di casa 7 a 5.

Fatica ancora al piede l’Italia, il ping pong tattico è vinto dalle inglesi.

Quante emozioni al cinch Stadium dei Franklin’s Gardens di Northampton: dopo una touche persa malamente dalle azzurre c’è la splendida meta di Dow, all’8′ minuto, con un calcio passaggio all’ala per Breach che tocca per l’accorrente estremo all’interno e si invola in meta indisturbata. Aitchison non infila i pali stavolta. 12 a 5.

L’Inghilterra sembra prendere pian piano il sopravvento del gioco con la fisicità e l’organizzazione che ne fa una delle squadre migliori al mondo. L’Italia continua a faticare nelle fasi di conquista.

Al 17′ clamorosa meta inglese: dopo aver vinto una mischia chiusa a favore dell’Italia con una spinta incontenibile per le Azzurre, l’Inghilterra apre subito l’ovale intelligentemente per avvantaggiarsi dello spazio al largo e MacDonald brucia tutte finendo la sua indisturbata corsa in area di meta. Aitchison manca un’altra trasformazione per il 17 a 5.

Occasione da meta gettata al vento da Ostuni Minuzzi al 21′: Franco e Sgorbini creano un profondo break centrale e riciclano per l’estremo italiano che al posto di tenere il possesso e avanzare palla in mano, cerca un calcio a seguire molto complesso che finisce oltre la linea di pallone morto.

Sei Nazioni Femminile 2023: troppa Inghilterra per l’Italia, Azzurre battute 68-5

Forti del migliore gioco al piede, dopo un altro splendido calcio di Aitchison per il territorio, le inglesi spostano il baricentro della gara nella metà campo azzurra, dove macinano fasi, siamo nella parte centrale del primo tempo.

Al 27′ viene annullata quella che poteva essere la seconda meta di Breach, indiavolata oggi: l’Inghilterra assorbe qualche italiana di troppo, soprattutto con una ostruzione di Cokayne su Capomaggi, subentrata a Rigoni per concussion, per poi spostare l’ovale al largo per le gambe di MacDonald e Breach, che farebbero la differenza. Tutto annullato dopo la segnalazione del TMO, si rimane sul 17 a 5.

Spettacolare giocata offensiva individuale di Sarah Bern che dimostra una agilità invidiabile per una prima linea, smarcandosi dal placcaggio di Muzzo.

L’Italia continua a commettere qualche errore individuale di troppo e a balbettare nelle fasi di conquista, così non riesce a risalire il campo e facilita il compito alle inglesi.

Meta di MacDonald, la seconda di giornata! Altra fantastica giocata di Bern che libera l’accorrente ala sinistra dopo una carica centrale. Siamo al 34′. Aitchison difetta di potenza dalla piazzola e tiene le sue sul 22 a 5.

Altra meta inglese! Breach sigla la seconda meta del suo match a due minuti dall’intervallo. Dopo le solite potenti cariche delle compagne che creano lo spazio da esplorare al largo per le veloci gambe del triangolo allargato inglese, l’ala destra finisce in meta liberata da Dow. Sembrava esserci un avanti delle padrone di casa nell’azione ma l’arbitra Roche non è di questo avviso. Aitchison manca un’altra trasformazione, siamo sul 27 a 5.
Fine del primo tempo.

Leggi anche Sei Nazioni femminile 2023: la preview di Inghilterra-Italia

Il secondo tempo sembra ripartire come è finito il primo: tocchi in avanti delle Azzurre e calci di punizione che non escono in touche per le ragazze di Raineri che così si complicano la vita non poco.

Che giocata inglese! Calcio passaggio per MacDonald che mette la sesta e si brucia Stefan al largo, poi tenta un grubber per se stessa, nel tentativo di superare Ostuni Muzzi ma non riesce a schiacciare l’ovale per un pelo, sarebbe stata una meta straordinaria. Si riparte con una mischia a 5 per le Azzurre.

Al 47′ meta di Heard in mezzo ai pali. Due placcaggi sbagliati dalla Azzurre nella stessa azione sono troppi oggi. Heard schiaccia l’ovale dopo la sua efficace carica centrale, ma manca la difesa. Facile la trasformazione di Tuima stavolta per il 34 a 5.

Cerca una reazione l’Italia con Sgorbini e Vecchini che portano le compagne nei 22 avversari ma l’azione sfuma per un altro in avanti. Il gioco si ferma però per un infortunio al ginocchio che pare abbastanza complicato per MacDonald. La talentuosa ala inglese deve lasciare il campo.

Settima meta inglese al 52′, stavolta la doppietta è di Dow che finalizza a sinistra il buco di due fasi precedenti creato da Breach a destra. Le inglesi, se lo decidono, sembrano poter fare quello che vogliono palla in mano. L’ultimo passaggio è ancora di Bern nell’occasione, pilone destro ottima in mischia chiusa e regolarmente schierata al largo. Buona la trasformazione della subentrata Emma Sing.

Nessuno sconto per le Azzurre, contrattacco e ottava meta inglese, ancora Dow, per la sua terza marcatura quotidiana al 56′. Dopo aver conquistato palla si è aperto il campo per l’estremo inglese, che ha vita facile a schiacciare l’ovale. Stavolta Sing non centra i pali. Siamo 46 a 5.

Tutt’altro livello mostrato in campo dalle inglesi in questa seconda frazione, cariche pesanti, ottimi calci e gestione tattica ottimale. Oltre alle fasi di conquista pressoché perfette. Ora la Capitana Azzurra Giordano va in difficoltà su un calcio e regala una pericolosa touche alle sue avversarie nei propri 22. C’è poco da fare.

Siamo a metà del secondo tempo, si gioca stabilmente nella metà campo italiana.

Al 63′ terza meta personale di Breach e nona meta per le inglesi: bellissimo calcetto al largo della potente e tecnica Tuima che libera Breach che ha troppe gambe per Ostuni Minuzzi e finisce in meta in bandierina. Non infila i pali Sing con la trasformazione della meta e si resta sul 51 a 5.

Si disuniscono le Azzurre, ora Giordano esce palla in mano dai 22 e passa a Stevanin che calcia direttamente in touche dall’area difensiva regalando un’altra palla alle temibili avversarie. Mancano 15 minuti di sofferenza.

Arriva la decima meta inglese con un drive perfetto da touche. A schiacciare l’ovale la capitana Packer. Riesce la trasformazione di Sing, siamo al 70′, sul 58 a 5.

Non si fermano le inglesi che forti del vantaggio e di tutta la fiducia del mondo muovono palla come vogliono e caricano a mille; palla spostata da una parte al largo e break pesanti di Packer e Breach, poi arriva la meta di Dow, la quarta personale di giornata, siglata al largo, facilmente. Non trasforma Sing, dotata comunque di un buon piede. Siamo al 72′, punteggio 63 a 5 per le padrone di casa a Northampton.

Bern è la Player of the match.

Seconda meta della capitana Packer, in fotocopia, dopo il perfetto drive da touche, l’open flanker schiaccia l’ovale in meta per la soddisfazione delle sue avanti. Dodicesima meta della padroni di casa al 78′, Sing manca la facile trasformazione. Il punteggio dice 68 a 5.

Dopo un tocco in avanti di Stevanin finisce la partita. Durissima sfida per le Azzurre oggi, troppa la differenza in campo con un’ottima Inghilterra.

Inghilterra: 15. Abby Dow, 14. Jess Breach, 13. Lagi Tuima, 12. Tatyana Heard, 11. Claudia MacDonald, 10. Holly Aitchison, 9. Lucy Packer; 1. Mackenzie Carson, 2. Amy Cokayne, 3. Sarah Bern, 4. Cath O’Donnell, 5. Delaney Burns, 6. Sadia Kabeya 7. Marlie Packer (C), 8. Zoe Aldcroft
A disposizione: 16. Lark Davies, 17. Liz Crake, 18. Kelsey Clifford, 19. Sarah Beckett, 20. Emily Robinson, 21. Ella Wyrwas, 22. Sarah McKenna, 23. Emma Sing

Mete: Breach 2′, Dow 8′, MacDonald 17′, MacDonald 34′, Breach 38′, Heard 47′, Dow 52′, Dow 56′, Breach 63′, Packer 69′, Dow 72′, Packer 78′.
Trasformazioni: Aitchison 3′, Tuima 48′, Sing 53′, Sing 70′.
Punizioni:

Italia: 15. Vittoria Ostuni Minuzzi, 14. Aura Muzzo, 13. Michela Sillari, 12. Beatrice Rigoni, 11. Sofia Stefan, 10. Veronica Madia, 9. Sara Barattin; 1. Gaia Maris, 2. Vittoria Vecchini, 3. Lucia Gai, 4. Sara Tounesi, 5. Giordana Duca, 6. Francesca Sgorbini, 7. Giada Franco, 8. Elisa Giordano (c)
A disposizione: 16. Emanuela Stecca, 17. Alice Cassaghi, 18. Sara Seye, 19. Valeria Fedrighi, 20. Isabella Locatelli, 21. Emma Stevanin, 22. Jessica Busato, 23. Beatrice Capomaggi

Mete: Tounesi 5′.
Trasformazioni:
Punizioni:

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