Oltralpe potrebbe concretizzarsi uno scenario che scatenerebbe non poche polemiche
Verso la Rugby World Cup 2023, da disputare in casa, con una possibile novità, ma anche un possibile vento di discussioni e polemiche.
Francia: Bernard Laporte consulente tecnico per la Rugby World Cup 2023?
Secondo quanto riportato da Le Parisien infatti, Bernard Laporte potrebbe infatti nei prossimi mesi diventare consulente tecnico dello staff della nazionale francese guidata da Fabien Galthiè.
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Ma andiamo con ordine: l’ex presidente della Federazione Francese di Rugby, al centro di varie vicissitudini legali, ha un ottimo rapporto proprio con il ct Fabien Galthié e con Raphaël Ibanez, che non sembrano infastiditi da tutto quello che sta intorno a Laporte; tanto che lo stesso Laporte lo scorso 2 febbraio si è trovato a Capbreton, dove era in ritiro la Francia, per intrattenere un discorso con i giocatori della nazionale.
E non solo, nelle settimane del Sei Nazioni 2023, chiuso al secondo posto dai transalpini, Laporte si è mostrato vicino alla squadra, come in occasione del match finale contro il Galles, sia fisicamente sia “da remoto”, scambiando messaggi con i giocatori o preoccupandosi della loro salute, come avvenuto con Anthony Jelonch, in occasione dell’infortunio che ha riguardato il crociato dell’avanti francese.
A cosa potrebbe portare tutto questo? Al fatto che Laporte, che va ricordato, da uomo di campo, ha allenato lo Stade Français, la nazionale francese e il Tolone, possa trovare un ruolo da consulente nello staff tecnico, ma in una modalità leggermente diversa, ovvero senza apparire nelle occasioni pubbliche delle partite. Un lavoro da “remoto” appunto: presente solo agli allenamenti e nei raduni, ma non in occasioni di conferenze stampa o di inquadrature televisive sugli spalti verso “gli angoli degli allenatori”.
Nelle prossime settimane sono attesi sviluppi in merito a questa situazione, anche se la notizia ha già incontrato il parere discordante di buona parte dell’opinione pubblica ovale d’oltralpe.
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