Uno scenario suggestivo accompagnerebbe la selezione britannica verso il tour in Australia
Il tour dei British & Irish Lions nel 2025 potrebbe essere il primo della storia a fare una sosta a Las Vegas per un match preparatorio prima di volare in Australia.
Secondo Rugbypass sono in corso colloqui ben avviati circa il potenziale attrattivo che un tale appuntamento si potrebbe portare con sè. Le squadre più papabili per affrontare i Lions sono gli USA o una squadra ad invito come i Barbarians.
I Lions in genere giocano almeno una partita di warm-up prima di intraprendere il loro tour, nel Regno Unito o all’estero. Nel 2013, hanno giocato contro i Barbarians nel caldo soffocante di Hong Kong, mentre nel 1977 si sono fermati alle Figi mentre tornavano a casa dal loro tour in Nuova Zelanda.
Las Vegas non è esattamente un luogo a trazione rugbistica, ma conosce e apprezza l’atmosfera ovale grazie al circuito Sevens dove si gioca regolarmente una tappa annuale.
Le opportunità e i problemi di un match a Las Vegas
‘La città del peccato’ in ogni caso è abituata allo spettacolo, ospita spesso eventi sportivi di alto profilo, tra cui incontri di boxe, combattimenti UFC e partite di basket.
Naturalmente, ci sono alcune preoccupazioni che possono rendere difficoltoso giocare una partita di quella intensità a Las Vegas. Per prima cosa va affrontato il dilemma del clima estivo.
La città è in mezzo al deserto del Nevada, quindi il caldo potrebbe rendere le condizioni di gioco difficili per i giocatori. Se fosse disponibile, l’Allegiant Stadium – che ha una capacità di 65.000 ed è la nuova casa dei Raiders della NFL – sarebbe probabilmente la scelta migliore per l’appuntamento. È un’arena con aria condizionata che risolverebbe il problema del clima afoso.
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Il tour dei Lions, che è uno dei più grandi eventi del calendario del rugby mondiale, in caso di notizia confermata si arricchirebbe di una partita in un luogo famoso per la sua capacità di rendere spettacolare ogni evento.
Tutto ciò potenzialmente potrebbe attirare ancora più fan in una nazione come gli Stati Uniti dove il processo di sviluppo e diffusione del rugby è ancora a metà dell’opera.
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