Il ritorno del trequarti centro coincide con una super prestazione collettiva del Leinster
Il Leinster è rugbisticamente una macchina da guerra. Difficile trovare i loro punti deboli, mentre ancor più diffcile è andare a Dublino e batterli. Ne sanno qualcosa i Leicester Tigers, usciti sconfitti piuttosto nettamente dal quarto di finale di Champions Cup.
Ormai la squadra di Leo Cullen gira a memoria, fra meccanismi perfettamente oliati e giocatori capaci di offrire molteplici opzioni ad ogni portatore di palla.
A illuminare la notte dell’Aviva Stadium ci ha pensato Garry Ringrose, lontano dai campi praticamente da un mese, a causa di un brutto infortunio patito nel penultimo turno del Sei Nazioni con la Scozia.
La qualità del trequarti centro non si è fatta attendere. Nel 55 a 24 che ha regolato i Tigers, è arrivata una perla nel momento di maggior difficoltà del match, cioè quando la squadra era in inferiorità numerica e rischiava un ritorno degli avversari.
Un pallone apparentemente immerso nel caos, diventa presto una ghiotta occasione d’attacco. Keenan fa ordine e va a imbastire un punto di incontro in mezzo al campo.
Nello sviluppo dell’azione Ringrose riceve l’ovale da Henshaw, trova un magnfico canale di attacco, lo esplora, accellera e va a fissare l’ultimo difensore con un assist per Jamison Gibson Park che non deve fare altro se non schiacciare in meta.
Tutto molto facile, tutto molto Leinster.
Man in the bin…1️⃣0️⃣ points in the bag@LeinsterRugby are ruthless 🤯#HeinekenChampionsCup pic.twitter.com/EhLR55M7qb
— Heineken Champions Cup (@ChampionsCup) April 7, 2023
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