Il coach dei biancoverdi non ha rimpianti dopo la sconfitta con gli Sharks ed elogia l’atteggiamento dei suoi
Il match perso con gli Sharks potrebbe rappresentare la fine del sogno play-off per il Benetton. Restano 80 minuti da giocare, ma Treviso deve affidarsi più ai risultati altrui rispetto a quello che sarà in grado di fare con gli Stormers.
Prima di iniziare elaborati calcoli matematici, restano i fotogrammi della partita di Durban. Un incontro che ha portato in dote 5 mete e un punto di bonus raccolto di fronte ad una squadra molto forte.
I biancoverdi non sono andati in Sudafrica come vittime predestinate ed hanno affrontato gli Sharks senza grosse remore, anzi hanno cercato di attaccare anche in condizioni di forte pressione.
Un atteggiamento che consente di dare una lettura positiva alla sconfitta di ieri, anche se nell’ambiente resta un po’ di rammarico per le tante occasioni perse durante la stagione.
Le parole di Marco Bortolami
«Stiamo facendo un percorso di consapevolezza per poterci giocare in futuro qualcosa di importante, questa partita ci servirà molto per il futuro. Era importante venire qui per giocarsela a viso aperto con l’intento giusto ed è quello che ho visto in campo assieme alla qualità e ad altre cose che possiamo fare meglio: i margini sono ancora enormi».
Queste le prime parole a caldo dell’allenatore che poi ha proseguito: «Ho visto l’ambizione di venire a Durban per giocare nonostante tutte le difficoltà. Nel primo tempo abbiamo sofferto un po’ dal punto di vista fisico, nel secondo abbiamo fatto meglio anche sotto pressione. La squadra è rimasta aggrappata alla partita e di fatto poteva portarla a casa fino a pochissimo dalla fine, va sottolineato perché è una grossa tappa nel percorso che stiamo facendo per diventare una grande squadra».
Nell’economia del match hanno pesato alcuni errori del Benetton e soprattutto la fisicità dei padroni di casa. Gli Sharks nei momenti di difficoltà hanno spinto sull’accelleratore, alzando di molto il livello delle collisioni.
«Penso che ci siano poche squadre al mondo in grado di tenere i sudafricani sul piano fisico, non è una sorpresa. Devi cercare di limitare questo loro punto di forza, quando siamo riusciti a dare velocità al gioco siamo stati molto efficaci e le cinque mete segnate sono una prova. Dall’altro lato, dobbiamo capire come essere più consistenti nella lotta a contatto e lavorare più duramente, ma l’essere rimasti in partita significa che abbiamo trovate anche soluzioni».
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Un primo bilancio generale
Non manca una prima analisi complessiva della stagione che va a concludersi la prossima settimana. A conti fatti, il Benetton è arrivato a giocarsi fino in fondo le sue possibilità sia in campionato che in coppa. Alcuni passaggi a vuoto in URC però hanno portato la squadra a rincorrere un obiettivo che ad un certo punto dell’anno sembrava fattibile.
«Quello che è successo, è successo, ho ben chiaro dove potevamo fare meglio. Questo, però, fa parte di una stagione, il prossimo anno lavoreremo per colmare le lacune. In un’annata tutto conta, si diventa una grande squadra anche con la consapevolezza che ogni passo è importante, ma la consistenza di quello che fanno i miei giocatori è il mio obiettivo ultimo. Giocarsi una grande partita in Sudafrica è la prova che i ragazzi stanno andando nella direzione giusta».
Infine un cenno sul diciottesimo turno di campionato che vedrà contrapposti i biancoverdi agli Stormers venerdì 21 aprile alle ore 18.30 presso il Danie Craven Stadium di Stellenbosch.
«Abbiamo speso tanto, ci sarà del turnover. La prossima partita è quella più importante per continuare a sviluppare la nostra mentalità, affronteremo gli Stormers a viso aperto come con gli Sharks. Pasquali ha avuto un problema muscolare, dovremo capire di cosa si tratta, ma probabilmente venerdì non ci sarà».
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