Un percorso rugbistico iniziato e finito allo stadio Battaglini di Rovigo
Il match di oggi allo stadio Battaglini fra Rovigo e Colorno chiuderà ufficialmente la regular season di Top 10 delle due squadre, entrambe già qualificate ai play-off.
L’arbitro della partita sarà Federico Boraso, rodigino di nascita ed ex giocatore rossoblù che a 44 anni si appresta a fare la sua ultima direzione di gara.
Il fischietto veneto concluderà una carriera lunga 13 anni proprio nello stadio della sua città. Dove ha iniziato a giocare da giovane rugbista nella Monti Rovigo, la soceità juniores della città polesana.
In prima squadra, dove ha giocato accanto al fratello Filippo, ha messo insieme 33 presenze in 5 campionati: debutto il 3 maggio 2000, Rovigo-Bologna 26-13.
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Rovigo andata e ritorno
Per fare in modo che Boraso potesse dirigire la partita di Rovigo, c’è stato bisogno di un piccolo passaggio formale. «Il designatore Mitrea domenica a Mogliano ha chiesto l’ok dei tecnici Lodi e Casellato. Avevo già diretto Rovigo-Fiamme Oro in Coppa Italia – racconta – Come allora l’emozione c’è in settimana. Il giorno della gara parti da casa e pensi: sto andando al Battaglini! Al fischio d’inizio, però, scatterà l’interruttore e tornerò professionale, come sempre».
Come ha dichiarato al Gazzettino, per lui si tratta di una simbolica chiusura del cherchio. «Ho cominciato con Pardies – racconta – poi Zanella, Canale e Zanato gli altri allenatori. Tempi difficili, non si giocava per lo scudetto. Ero terza linea, ma a Montpellier in coppa per necessità mi hanno schierato numero 9, come quando ero nelle giovanili».
La carriera al massimo livello italiano ed europeo
Boraso è stato costretto a smettere a causa di una frattura al radio quando giocava nel Badia e da quel momento ha iniziato il percorso arbitrale.
«Mi piaceva già “giocare” con l’arbitro da giocatore, discutere le decisioni con lui e non contestarle, fargli capire che conoscevo il regolamento». L’esordio nel 2010 a Villorba. «Uno dei ricordi più belli. Anche se era una gara Under 14 ho pensato: ora che sono da questa parte mi rendo conto di quanto è difficile arbitrare, il nostro sport è bellissimo, ma ha 800mila variabili».
Fatta la dovuta gavetta nelle serie minori, Boraso è approdato al massimo livello italiano, dove ha messo insieme oltre 10 stagioni nel gruppo arbitrale di Eccellenza/Top 10 con una finale di Coppa Italia (2019), una semifinale scudetto (2022) nel suo palmares.
Da giudice di linea ha ccumulato esperienze nelle coppe europee e in Urc. Una carriera condivisa con quella di altri fischietti rodigini come Borgato, Faccioli, Milan, Boaretto, Traversi e altri. Oggi pomeriggio l’omaggio con l’emozione dell’addio nel “suo” stadio.
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