116 caps, un simbolo della nazionale dice addio alla maglia azzurra
Sara Barattin annuncia il suo addio alla maglia della nazionale. 36 anni, trevigiana, giocatrice del Villorba e prima di Casale e delle Red Panthers, con cui ha vinto 4 scudetti, ha all’attivo ben 116 cap con la maglia azzurra, collezionati in 18 anni di carriera internazionale, a partire dal 7 aprile 2005 quando giocò vincendo 52 a 0 contro la Germania in quel di Amburgo. Barattin è stata una dei pilastri della crescita del movimento italiano, tra le protagoniste del secondo posto al 6N del 2019 delle Azzurre e della qualificazione ai quarti dell’edizione neozelandese della Coppa del Mondo.
Sara Barattin: “È stato un grande privilegio”
L’ultimo match della carriera da record della mediana di mischia sarà contro il Galles, all’ultimo turno del Sei Nazioni femminile 2023, che disputerà con i gradi di capitana. Sabato 29 aprile al Lanfranchi di Parma avrà il giusto onore di scendere per prima e da sola sul campo di gioco per poi essere seguita dalle sue compagne, in attesa del fischio d’inizio della partita. Match in vista del quale pensa: “Noi, Galles e Scozia siamo squadre sempre molto vicine come valori in campo, le nostre partite sono spesso decise dai dettagli. Sabato sarà fondamentale limare gli errori, noi vogliamo correre palla in mano e far correre loro in giro per il campo, in difesa. Per me ovviamente sarà un’emozione particolare.”
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Riguardo al suo ritiro inoltre ha dichiarato all’ufficio stampa della FIR: “Non è stata una decisione semplice ma è un momento che prima o poi sarebbe arrivato. Ho avuto la fortuna e l’onore di vestire la maglia della Nazionale per 18 anni e vivere momenti indimenticabili come la qualificazione ai quarti di finale dello scorso Mondiale e il secondo posto al Sei Nazioni 2019. Abbiamo costruito negli anni qualcosa di importante per il Movimento Femminile Italiano che sta via via crescendo e sfornando giocatrici di qualità. Auguro alle mie compagne, allo staff e a tutti coloro che avranno la fortuna di poter vestire questi colori di onorare la maglia dell’Italia in ogni momento e di apprezzare ogni istante vissuto durante i raduni. È stato un grande privilegio poter scendere in campo così tante volte per il paese che rappresento e ricevere l’abbraccio dei tifosi”.
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