Il giovane, brillante talento ha preferito la Premiership alla Rugby World Cup, nonostante gli fosse stato promesso un posto nei 23
Le scelte di Warren Gatland non sono mai banali, qualunque sia il ruolo che il capo allenatore della nazionale gallese si sia trovato a ricoprire nel corso della sua ormai lunga carriera di tecnico.
Come al solito, quindi, si parla molto delle selezioni annunciate lunedì scorso, che hanno definito un gruppone di giocatori convocati per il calendario di raduni al centro nazionale di Hemsol, nel Galles meridionale.
Tra i 54 selezionati per la Rugby World Cup non c’è Joe Hawkins, giovane talento che sta bruciando le tappe del rugby internazionale. Titolare con la nazionale U20 del Galles solamente un anno fa alle Summer Series a Treviso, il classe 2002 ha giocato 11 partite con gli Ospreys in stagione ed è stato titolare in 5 delle ultime 6 partite giocate dalla nazionale maggiore.
Il fatto è che Hawkins si trasferirà da luglio in Inghilterra, dove ha firmato un lucrativo contratto con gli Exeter Chiefs. Per la data d’inizio della Rugby World Cup, dunque, militerà all’estero e, non avendo raggiunto i 25 caps, non sarà selezionabile per i Dragoni.
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Una scelta che ha deluso Warren Gatland: “Ho parlato con lui due o tre volte per dirgli che è un pezzo importante del nostro futuro e che avrebbe avuto certamente un posto nei 23 in lista gara, che sia in mezzo al campo o come apertura.”
“Siamo amareggiati che abbia preso invece la decisione di andare a Exeter. In questo momento sente che giocare in Inghilterra sia buona cosa per il suo sviluppo come giocatore. Si sentiva un po’ sottovalutato, gli è stato offerto un contratto importante e ha preso la decisione di andare avanti.”
“Dobbiamo rispettarla in quanto tale, ma, dalla prospettiva del tecnico, sono deluso dal perdere qualcuno con un tale potenziale e talento come minimo per qualche anno.”
L’altra scelta che ha sorpreso è stata quella di convocare il pilone destro del Montpellier Henry Thomas, 31 anni, eleggibile grazie al padre gallese e al fatto che siano passati 9 anni dall’ultimo dei suoi 7 caps per l’Inghilterra.
Pilone mobile ed esplosivo, secondo Gatland potrà essere utile alla competizione per i ruoli di prima linea: “Per noi c’è un grosso focus sui primi cinque uomini. Abbiamo bisogno di atletismo e mobilità per migliorare.”
Proprio queste ragioni sarebbero alla base, peraltro, dell’esclusione di Wyn Jones, pilone sinistro che solo due anni fa era stato scelto da Gatland come titolare nel terzo test dei Lions contro il Sudafrica e che oggi non rientra neanche nei 54 convocati per la Rugby World Cup.
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